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Guerra in Ucraina

A Napoli arrivati i primi profughi scappati dalla guerra in Ucraina: tra loro bimbi e ammalati

Arrivati a Napoli i primi profughi ucraini in fuga dalla guerra, tra loro rifugiati da Kiev e Nicolaev. In consiglio comunale minuto di silenzio per le vittime.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono arrivati a Napoli i primi profughi dall'Ucraina: decine di donne, uomini, anziani e bambini, alcuni anche con problemi di salute e patologie che cercano rifugio in Italia presso i propri parenti. Molti stanno arrivando in pullman. Uscire dall'Ucraina, invasa dalla Russia, non è stato affatto semplice. Chi è partito dalle città costiere come Nikolaev, una delle prime ad essere bombardata, ha dovuto fare un giro largo, passando il confine in Polonia, anziché quello più vicino per la Moldavia. Poi, il viaggio stremante attraverso l'Europa per arrivare in Italia, con la preoccupazione dei propri cari e amici rimasti in patria per organizzare la resistenza. Tanti altri arrivano da Kiev, attualmente sotto assedio, e da altre città come Leopoli, da cui ieri sera è arrivato a Napoli un bus con 56 profughi. Lunghe code di autobus dall'Ucraina al confine italiano del valico di Fernetti di Trieste, tra Italia e Slovenia in questi giorni.

Il piano di accoglienza in Prefettura

Ieri, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha assicurato al console generale dell'Ucraina aiuti umanitari, con la spedizione di farmaci e pacchi alimentari. Mentre in piazza Dante si teneva contemporaneamente una grande manifestazione per la pace con migliaia di persone. Il Governo Italiano, ed il ministero dell'Interno, in particolare, guidato dalla ministra Luciana Lamorgese, sta studiando il piano di accoglienza per i rifugiati, attraverso il Sai, il Sistema di Accoglienza e Integrazione, incardinato nelle Prefetture per dare asilo ai rifugiati. Sono circa 300 mila al momento i profughi ucraini stimati, che si sono già rifugiati in Slovacchia, Romania, Polonia e Ungheria. In Italia ci sono al momento circa 248mila ucraini, dei quali 200mila donne, ma si prevedono fino a 4 milioni di profughi. In Italia gli arrivi saranno divisi secondo il principio di redistribuzione sui territori, coordinati dalle prefetture. Il Governo ha annunciato corridoi speciali per i minori orfani.

In consiglio comunale minuto di silenzio per le vittime

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in apertura della seduta di Consiglio comunale di oggi, 28 febbraio, ha informato l'assemblea sulle iniziative che si stanno intraprendendo ed annunciato che "domani ci sarà un incontro in Prefettura per garantire l'assistenza ai profughi, il ricongiungimento familiare e anche il permesso di soggiorno temporaneo. La macchina si è messa in movimento con il coordinamento del ministero dell'Interno. Ci stiamo attrezzando per garantire l'accoglienza, perché la comunità Ucraina a Napoli è molto vasta e quindi ci aspettiamo un arrivo significativo di profughi". Su proposta della presidente del Consiglio Enza Amato l’aula consiliare ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del conflitto ucraino.

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"Ai profughi permesso di soggiorno temporaneo"

Il Sindaco ha spiegato all’assemblea di essere in contatto con l’Anci, il Ministero dell’interno e la Prefettura per il coordinamento delle iniziative in sostegno dei profughi ucraini. È in corso, poi, l'organizzazione in sede europea dell’accoglienza, attraverso la costruzione di corridoi umanitari per il successivo smistamento dei profughi nei paesi dell’Unione che hanno dato la loro adesione. Verranno privilegiate le situazioni di ricongiungimento familiare, ha precisato Manfredi, prevedendo con il ministero dell’Interno un permesso di soggiorno straordinario per motivi umanitari. Domani si terrà vertice in prefettura per organizzare l'accoglienza in tutti i comuni dell’area metropolitana.

Il sindaco ha ricordato che nel Forum dei Sindaci del Mediterraneo a Firenze, svoltosi nei giorni scorsi, vi è stata una condivisione unitaria dei sindaci per iniziative di pace e assistenza in favore del popolo ucraino. In questi giorni, ha aggiunto il sindaco Manfredi, vi è stato un contatto continuo con il console ucraino a Napoli per conoscere le necessità e sostenere iniziative di donazioni a favore della popolazione. In questo momento il Comune di Napoli, ha sottolineato Manfredi, deve essere al fianco del Governo italiano per tutte le misure che possano andare a favore della pace, il legittimo riconoscimento dei confini dell’Ucraina e la tutela dei diritti civili dei cittadini ucraini. In conclusione il sindaco ha assicurato che continuerà ad aggiornare il Consiglio sugli sviluppi delle iniziative che saranno assunte a livello nazionale e locale con l'auspicio che cessino rapidamente le ostilità.

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