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A Ferragosto i funerali di Giovanni Marchionni, morto a 21 anni su uno yacht. A Bacoli annullati tutti gli eventi

Si svolgeranno a Bacoli il 15 agosto i funerali di Giovanni Marchionni, il 21enne flegreo morto in circostanze misteriose su uno yacht in Sardegna. Per l’occasione, il sindaco Della Ragione ha proclamato il lutto cittadino e annullato tutti gli eventi previsti per il Ferragosto.
A cura di Valerio Papadia
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Si svolgeranno il 15 agosto, a Bacoli, la cittadina dei Campi Flegrei della quale era originario, i funerali di Giovanni Marchionni, il ragazzo di 21 anni morto in circostanze ancora da chiarire in Sardegna sullo yacht sul quale faceva lo skipper. Le esequie si svolgeranno, come detto a venerdì 15 agosto, alle ore 17, nella chiesa di San Gioacchino: per l'occasione, come aveva già anticipato nei giorni scorsi, il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione ha proclamato il lutto cittadino, annullando anche le feste e gli eventi pervisti in città per il Ferragosto.

"A conclusione della Santa Messa, il feretro di Giovanni arriverà al porto di Baia per un ultimo saluto al suo ed al nostro amato mare. Per l’intera giornata di Ferragosto sarà in vigore il lutto cittadino. Ho firmato l’ordinanza. Bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici, negozi con serrande abbassate, eventi e feste annullate. Esorto tutti a vivere questo grande dolore, in silenzio" ha scritto il sindaco di Bacoli.

Eseguita l'autopsia su Giovanni Marchionni

Le circostanze della morte di Giovanni Marchionni sono, come detto, ancora poco chiare: da una prima ricostruzione, il 21enne sarebbe deceduto a causa delle esalazioni del wc chimico dello yacht sul quale lavorava, a Marina di Portisco, in provincia di Olbia. Proprio per stabilire le cause della morte, oggi sul corpo di Giovanni Marchionni è stata eseguita l'autopsia, i cui primi risultati sono stati resi noti ancora dal sindaco di Bacoli: "Si è accertato che Giovanni non aveva assunto nessun tipo di stupefacente. E si è accertato che era un ragazzo sano" ha scritto Della Ragione.

"Voglio essere molto chiaro. Ci costituiremo parte civile – ha scritto ancora il primo cittadino bacolese – nell’eventuale processo che si svolgerà per individuare le responsabilità di questa tragedia. È una decisione che ho assunto per dare voce alla nostra comunità che chiede verità, che è al fianco della famiglia. Il Comune di Bacoli sarà al fianco della mamma, del papà, dei fratelli, della sorella, della nonna e dei parenti ed amici tutti. Siamo in contatto con gli avvocati nominati dalla famiglia. Perché non si può morire a 21 anni. Perché non si può morire così. Perché chi parte per lavoro, deve tornare a casa vivo".

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