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A Bagnoli tensione tra clan tra insulti, spazzatura e scarcerazioni festeggiate su TikTok

A Bagnoli, Napoli Ovest, proseguono le schermaglie tra clan: i botta e risposta tra raid vandalici e minacce sui social. Sullo sfondo, gli interessi legati all’America’s Cup.
A cura di Nico Falco
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Alcuni dei post pubblicati su TikTok
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Una pentola a pressione, a un passo dall'esplodere: è la situazione che si sta verificando in questi giorni a Bagnoli, dove la tensione tra i gruppi criminali si è acuita segnando una rapida escalation che ha fatto ritornare il quartiere napoletano tra i più "caldi" della città. Da un lato, i continui raid contro una parente del boss detenuto, estranea a dinamiche criminali ma a quanto pare presa di mira perché appartenente a quella famiglia: e quindi insulti, intimidazioni, persino buste di spazzatura svuotate davanti casa.

Dall'altro, quella che sembra essere la risposta e che arriva tramite social, negli stessi canali che nelle scorse settimane sono stati usati per lanciare messaggi e minacce: una foto in cui si "festeggia" una scarcerazione, con gli immancabili riferimenti al gruppo di camorra.

Gli interessi sulla America's cup

Gli scontri, per il momento limitati a schermaglie social e atti vandalici, coinvolgerebbero il gruppo Esposito, decimato dagli arresti, legato all'Alleanza di Secondigliano (lato clan Licciardi) e il gruppo Maiorino, formato da giovanissimi e legato al clan Troncone di Fuorigrotta e, di conseguenza, al cartello dei Mazzarella. Sullo sfondo, un affare non da poco: "cacciare" i rivali dal quartiere significherebbe accaparrarsi le enormi opportunità di guadagno relative alla America's Cup, che per l'edizione del 2027 avrà come base logistica proprio il quartiere della periferia Ovest di Napoli.

I raid vandalici contro la parente del boss

I raid sono cominciati da diversi mesi; come già aveva raccontato Fanpage.it alla fine di settembre, nei pressi dell'abitazione della donna imparentata col presunto capoclan c'erano stati diversi atti vandalici, tra mura danneggiate, una statua distrutta, un'altra rubata. E, la notte del 17 settembre, l'automobile della donna era andata a fuoco.

A quanto pare, negli ultimi giorni episodi di questo genere si sono intensificati: da alcune sere, infatti, gruppi di giovani stanno sfrecciando in scooter davanti agli edifici in cui abitano familiari degli Esposito urlando insulti. E pochi giorni fa, alla fine di ottobre, c'era stato un litigio in strada in cui sarebbero stati anche esplosi dei colpi di pistola. Ieri sera, un nuovo sfregio: qualcuno ha strappato le buste della spazzatura depositate in strada e riversato il materiale davanti all'ingresso.

La scarcerazione festeggiata su TikTok

Le risposte a questi raid sarebbero arrivate via social. Da profili non inequivocabilmente gestiti da appartenenti al clan, ma con riferimenti espliciti: nei post sono ricorrenti le cifre 6 e 5, che stanno per "Famiglia Esposito". Messaggi inquietanti e minacce velate, come "godetevi questi giorni di gloria che poi ve li piangerete".

E, ieri sera, un altro messaggio su questa linea: nella foto si vede un uomo che mostra una bottiglia di champagne e, ancora una volta, le cifre 6 e 5, con subito sotto la scritta "libero finalmente". Quello ritratto è Lucio Musella, uno dei presunti affiliati del clan, condannato a 18 anni e 3 mesi nello scorso marzo per l'inchiesta sull'introduzione di droga e telefoni nei carceri (per la stessa vicenda sono stati condannati a 5 anni e 10 mesi sia Maria Matilde Nappi sia Christian Esposito, rispettivamente moglie e figlio maggiore di Massimiliano Esposito "lo Scognato"); Musella è stato di recente scarcerato e sottoposto ai domiciliari in comunità per motivi di salute. Precisazione d'obbligo: con tutta probabilità Musella non è il gestore di quel profilo ed è, anzi, verosimile che la sua fotografia sia stata presa dai social.

I contenuti del profilo, inutile dirlo, sono tutti "in tema": tra gli ultimi post ce n'è uno che mostra lo screen di un articolo che annuncia la scarcerazione del figlio minore del boss, Massimiliano Esposito Junior, anche lui tra i destinatari dell'ordinanza eseguita il 17 settembre 2024. È stato pubblicato il 23 ottobre 2025, ma si tratta di una notizia del 2022, relativa ad un precedente arresto: il ragazzo, così come gran parte della sua famiglia, è ancora in carcere.

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