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A Bacoli in mostra il vagone di un treno che trasportava gli ebrei nei campi di sterminio

Il vagone sarà esposto all’interno del Parco Vanvitelliano di Bacoli, dove sorge l’omonima Casina. “Quando la pandemia sarà finita, organizzeremo visite guidate, perte alla comunità, soprattutto alle scuole. Per non dimenticare, mai” ha dichiarato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.
A cura di Valerio Papadia
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Il vagone esposto al Parco Vanvitelliano di Bacoli
Il vagone esposto al Parco Vanvitelliano di Bacoli

Si chiama "vagone della Memoria". È il vagone di uno dei treni che venivano utilizzati dai nazisti, durante la II Guerra Mondiale, per trasportare gli ebrei, come fossero bestie, come fossero merci, nei campi di concentramento, dove hanno trovato la morte milioni di persone. Il vagone, oggi, è stato installato in maniera permanente all'interno del Parco Vanvitelliano di Bacoli, nella provincia di Napoli, dove sorge l'omonima Casina, una delle mete turistiche principali della cittadina flegrea. A renderlo noto è stato il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, che su Facebook ha scritto: "È arrivato a Bacoli il “Vagone della Memoria”. Uno dei carri merci usato per trasportare milioni di ebrei verso i campi di concentramento. Per non dimenticare la tragedia della Shoah. Resterà qui, nella nostra città. Qui dove una comunità ebraica trovò accoglienza, nel 1946, durante la fuga dai luoghi di sterminio. Lungo il viaggio verso Israele. È un’esperienza forte, che ti tocca nel profondo".

L'interno del vagone
L'interno del vagone

"Oggi la comunità ebraica rende omaggio alla nostra città – ha detto ancora il sindaco Della Ragione -. Terra di speranza, di rinascita. Popolo ospitale. Dobbiamo esserne fieri, tutti. Grazie a quanti stanno rendendo possibile tutto questo. Presto, organizzeremo un incontro con chi ha dato il proprio contributo affinché questa giornata fosse possibile. Quando la pandemia sarà finita, organizzeremo visite guidate. Aperte alla comunità. Soprattutto alle scuole. Per non dimenticare. Mai. Vi lascio con queste foto. Cariche di emozioni, angosce, speranze. Presto, lo mostreremo a tutti. Un passo alla volta".

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