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Dimesso nonostante uno strano rigonfiamento, muore pochi giorni dopo: indagini in corso

La procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando sulla morte di un paziente di 56 anni all’ospedale di Sessa Aurunca. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, ma per il momento non c’è alcun indagato.
A cura di Enrico Tata
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La procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando sulla morte di un paziente di 56 anni all'ospedale di Sessa Aurunca. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, ma per il momento non c'è alcun indagato. La denuncia è stata presentata dai familiari della vittima, riporta Biagio Salvati sul Mattino. Sulle cause del decesso, per ora, non c'è niente di certo.

Stando a quanto ricostruito, l'uomo era ospite della Residenza Casa Alloggio Villa della Rocca, poiché affetto da schizofrenia e da epatite C. Quando è stato visitato per l'ultima volta, le condizioni di salute dell'uomo erano buone e i fratelli lo avevano trovato in ottima salute. Lo scorso 25 gennaio un medico della casa alloggio ha comunicato loro il ricovero del paziente in ospedale, dove gli era stato applicato un catetere. Aveva manifestato uno strano e grosso gonfiore addominale nei giorni precedenti ed era stato già portato in ambulanza al pronto soccorso. Dopo la visita, i medici avevano deciso di rimandarlo presso il suo alloggio. Ma il giorno successivo è stata nuovamente chiamata d'urgenza l'ambulanza e l'uomo è stato alla fine ricoverato all'ospedale di Sessa Aurunca. Questo sarebbe avvenuto soltanto grazie all'opera di convincimento di un operatore di Villa della Rocca, che ha pregato i sanitari di eseguire altri accertamenti e approfondimenti. Nonostante il ricovero, l'uomo è morto poche ore dopo il suo arrivo. Poteva essere salvato? Perché è morto? Doveva restare fin da subito in ospedale? Come mai invece è stato dimesso la prima volta? Questi alcuni degli interrogativi a cui i pm di Santa Maria Capua Vetere sono chiamati a rispondere.

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