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Napoli, Berlusconi potrebbe essere incriminato per “oltraggio ai magistrati”

La Procura di Napoli lunedì valuterà se incriminare Silvio Berlusconi per il reato di “oltraggio ai magistrati in udienza”. Ieri, testimoniando al processo Lavitola, aveva dichiarato: “La magistratura in Italia è incontrollabile, irresponsabile e gode di una piena impunità”.
A cura di Davide Falcioni
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L'ombra di un nuovo provvedimento giudiziario potrebbe allungarsi su Silvio Berlusconi. Lunedì, infatti, la Procura di Napoli deciderà eventuali iniziative per le affermazioni dell'ex premier, che al termine della sua testimonianza al processo su Walter Lavitola aveva definito la magistratura "irresponsabile". Stando a quanto si è appreso, i magistrati nei prossimi giorni valuteranno se incriminare il Cavaliere del reato di "oltraggio a magistrato in udienza".

Incriminazione a Berlusconi: i pm esamineranno i verbali dell'udienza

I pubblici ministeri Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, insieme al procuratore Giovanni Colangelo, esamineranno nei dettagli i verbali dell'udienza poi prenderanno in considerazione l'eventuale trasmissione del verbale al Tribunale di Sorveglianza di Milano che, quando concesse a Berlusconi l'affidamento ai servizi sociali, aveva posto alcune condizioni: tra le altra, evitare dichiarazioni contro la magistratura.

Cosa ha detto Berlusconi ai magistrati?

Ma cosa aveva detto l'ex presidente del Consiglio? Al termone della sua depsizione, rivolgendosi al presidente della sesta sezione del Tribunale Giovanna Ceppaluni, avevadichiarato : "La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l'impunità piena". L'affermazione aveva turbato non poco il pm Piscitelli che, scattando in piedi, si era rivolto al presidente Giovanna Ceppaluni: "Questo non lo posso accettare". Il presidente aveva quindi detto a Berlusconi: "La magistratura è ancora tutelata dal codice". L'episodio era stato l'epilogo di una fase di tensione in aula visto che l'ex premier, incalzato dalle domande, aveva replicato: "Non capisco le motivazioni di queste domande". E la Ceppaluni: "Non c'è alcun bisogno che lei le capisca. Funziona così".

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