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Muore a 17 anni pochi mesi dopo la diagnosi di un raro cancro: “Aveva solo mal di schiena”

Elisha Furneaux, un’adolescente del Galles, è morta nel 2016 solo sei mesi e mezzo dopo aver saputo di avere un raro cancro. Inizialmente pensava di avere un semplice mal di schiena. La mamma Emma ha raccontato la sua storia e ha deciso di partecipare alla maratona di Londra per raccogliere fondi per un’associazione che ha aiutato in quei mesi difficili la sua famiglia.
A cura di S. P.
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Un'adolescente del Galles che era stata curata con antidolorifici per un brutto mal di schiena è morta pochi mesi dopo che i medici hanno scoperto che era affetta da una rara forma di cancro. La ragazza, Elisha Furneaux, aveva appena 17 anni quando i medici le hanno diagnosticato il cancro. Inizialmente avevano appunto dato solo antidolorifici alla ragazza, che studiava per diventare una infermiera, e quando hanno capito di dover combattere un cancro era già troppo tardi. Elisha è morta nell’ottobre del 2016, sei mesi e mezzo dopo la diagnosi. “Tutti eravamo così scioccati e increduli”, ha detto ai tabloid britannici la mamma dell’adolescente, Emma, aggiungendo che “semplicemente non ti aspetti un cancro quando tuo figlio è in buona salute e ha 17 anni”. Elisha aveva solo quel mal di schiena ma nessun altro sintomo del male che la stava uccidendo. In poco tempo però quel tumore si è esteso ai polmoni, ai reni e alla colonna vertebrale.

“Il cancro ha devastato le nostre vite, ne esci completamente diversa e non torni mai dalla persona che eri. Un giorno tutto andava bene, era tutto fantastico, poi siamo tornati a casa e tutto era cambiato e non c'era stato nessun avvertimento”, ha raccontato ancora la mamma dell’adolescente. Dopo la diagnosi, Elisha ha trascorso quattro settimane in ospedale a Cardiff e poi è stata trasferita a Liverpool, in un ospedale più vicino alla loro casa a Gwynedd. Un periodo durante il quale è stato fondamentale per la famiglia il sostegno dell’associazione Clic Sargent. Emma ha raccontato di aver fatto fatica a ricominciare a vivere dopo la morte di sua figlia ma poi un giorno ha deciso che quest’anno avrebbe partecipato alla maratona di Londra per raccogliere fondi per quell'associazione che l'ha aiutata in quei mesi difficili. “Quando lo scorso anno ho visto i partecipanti, ho pensato che quella forse poteva essere la mia motivazione”, ha aggiunto spiegando che per lei rappresenta anche un modo per tenere viva la memoria di sua figlia. “Ci sono così tanti bambini e giovani malati e voglio aiutare le famiglie a poter accedere al sostegno che abbiamo ricevuto noi”, ha aggiunto.

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