Morto Alessandro Caligaris, l’artista soffocato da boccone mentre cenava con la fidanzata

È morto prematuramente all'età di 37 anni Alessandro Caligaris, fumettista, writer e disegnatore torinese noto anche per il suo forte impegno nel sociale. Fatale per lui un boccone di cibo che lo ha soffocato mentre era a cena con la sua fidanzata in una trattoria di San Salvario, nel capoluogo piemontese. Caligaris si è spento nella serata di martedì  all’ospedale Molinette di Torino dove era ricoverato da quattro giorni in condizioni disperate proprio a seguito del soffocamento. Il dramma infatti si era consumato venerdì sera 26 ottobre quando, mentre ingoiava un pezzo di carne, il 37enne si è sentito soffocare e in pochi attimi ha perso i sensi. L'uomo era stato soccorso in un primo momento da un medico che si trovava nelle vicinanze e che gli aveva praticato una prima manovra di emergenza e successivamente da una equipe della Croce Rossa accorsa sul posto dopo una chiamata al 118.

I sanitari erano riusciti a liberargli le vie respiratorie e Caligaris era stato rianimato e trasportato al pronto soccorso in codice rosso. In ospedale però il 37enne è arrivato già in condizioni gravissime e, nonostante il ricovero e le cure, è morto dopo quattro giorni di agonia. La notizia ha sconvolto il mondo artistico torinese dove Alessandro Caligaris era molto conosciuto. Formato all’Accademia Albertina di Belle Arti, in città era famoso per i suoi lavori sui muri, sia del capoluogo che della provincia, ma anche per le opere artistiche di denuncia, fumetti come Hoarders, un racconto per immagini di una società divisa tra chi accumula privilegi e chi non ha nulla, pubblicato con la Eris Edizioni.

Ad annunciare la morte pubblicamente è stata proprio la casa editrice su facebook. "Questa è una di quelle notizie che non si vorrebbero mai dare. Purtroppo il nostro amico Alessandro Caligaris ci ha lasciato due notti fa" si legge nel post che prosegue: "Non abbiamo molte parole per esprimervi il nostro dolore per aver perso una parte di noi, umanamente e professionalmente. Ci abbiamo creduto insieme, abbiamo percorso i primi passi insieme e insieme siamo cresciuti in questo mondo di disegni e parole. Se avete percorso anche solo un pezzetto di strada insieme ad Alessandro e voleste lasciarci un messaggio anche privato lo gireremo alla famiglia". Messaggi di cordoglio e di ricordo che non sono tardati ad arrivare: "Grazie dei fumetti che ci hai disegnato, dei muri che hai colorato, delle risate che ci hai strappato. Dipingi forte anche da lassù".