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Morta Clara Sereni, la scrittrice che raccontò il legame tra genitori e figli disabili

È morta a Perugia, all’età di 72 anni, la scrittrice Clara Sereni, autrice di libri bellissimi che resteranno, tra cui “Passami il sale”, imperdibile racconto sul legame tra un genitore e un figlio con disabilità. Nel 1998 con lo sceneggiatore Stefano Rulli aveva avuto un figlio autistico, Matteo. Che l’aveva spinta a dividere il suo tempo tra la scrittura e l’impegno a favore dei disabili psichici.
A cura di Redazione Cultura
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Addio alla scrittrice Clara Sereni, 72 anni ancora da compiere. Una scrittrice talentuosa, seria, voce importante e autrice di libri come "Sigma epsilon", "Gioco dei regni”, “Casalinghitudine”, "Il lupo mercante" e “Passami il sale”, un libro bellissimo sul legame fra un genitore e un figlio con disabilità. Perché Clara Sereni, oltre che una grande scrittrice, era anche madre. Con lo sceneggiatore Stefano Rulli, infatti, ebbe un figlio, Matteo, un ragazzo autistico.

Nel 1998, dopo la nascita del figlio, ha promosso la Fondazione Città del sole – Onlus (di cui ha rivestito fino al 2009 il ruolo di presidente) che si impegna a favore prevalentemente di disabili psichici e mentali gravi e medio-gravi. Nel 2004 aveva partecipato al film documentario girato dal marito Stefano Rulli, dal titolo "Un silenzio particolare", sull’esperienza di vita col loro figlio Matteo.

Clara Sereni era figlia di Emilio, dirigente del Pci, viveva a Perugia da molti anni dopo aver vissuto quasi tutta la vita a Roma, dove era nata nel 1946. Il suo ultimo romanzo è Via Ripetta, del 2015.

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