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Monti: “L’unico voto inutile è quello dato a PdL e Lega Nord”

“Tornare ad una maggioranza di governo Pdl-Lega? Rabbrividisco”. Così il premier uscente, parlando a Verona ad un’iniziativa di Scelta Civica. E sulla ipotetica collaborazione con Bersani: “Se è interessato dovrà fare delle scelte all’interno del suo polo”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ipotesi del ritorno all'asse di governo Pdl-Lega? "Mi fa leggermente rabbrividire". Mario Monti,  parlando a Verona ad un'iniziativa di Scelta Civica, non usa mezzi termini per definire lo schieramento di centrodestra. Insomma, l'unico voto non utile alle prossime elezioni politiche, sottolinea, è quello dato ai partiti di Berlusconi e Maroni. Detto questo il premier uscente preferisce non sbottonarsi più di tanto su quello che è diventato l'argomento top delle ultime 24 ore: la presunta alleanza col Pd: "Non abbiamo fatto nessuna alleanza con nessuno, abbiamo fatto la nostra proposta, cerchiamo di avere il maggior numero di voti sulla nostra proposta”. E all'insistenza dei cronisti, Monti ribadisce che “è prematuro parla di accordi" e chiarisce che "tra me e Bersani non c'è stato nessun accordo". Ma il Prof sa bene che uno degli elementi indicativi sarà la volontà riformista dei protagonisti politici. "Immagino – dice – che se Bersani è interessato, come ha dichiarato, a una collaborazione con le forze che rappresento dovrà fare delle scelte all'interno del suo polo". Un riferimento neanche troppo velato alle parole dell'alleato dei democratici, Nichi Vendola, che aveva affermato la sua "incompatibilità al governo con Monti".

"Assistiamo ad una corrida di promesse, noi i veri responsabili" – E se l'unico voto inutile è quello per PdL e Lega, Monti, giustamente, non manca di indirizzare qualche frecciata ai suoi più acerrimi oppositori per la corsa a Palazzo Chigi: "Non credo che gli imprenditori possano credere a promesse mirabolanti" afferma davanti alla platea veronese di sostenitori di Scelta Civica. Poi rincara la dose sul tema tasse, sul quale si assiste ad "una corrida di promesse", mentre noi, da questo punto di vista, abbiamo scelto di essere "responsabili". E precisa: "Non essere il dottor X che viene chiamato dopo che l’Italia ha fatto nuovi pasticci dal punto di vista finanziario". Il premier uscente si dice però convinto che, soprattutto per sostenere la ripresa delle imprese, servano misure "per attutire la stretta creditizia su PMI" e poi un sostegno "al potere d’acquisto delle famiglie".

"Sì a modifica patto di stabilità" – Si schiera dalla parte dei Comuni "virtuosi" che chiedono un allentamento delle maglie del Patto di Stabilità: "si potrebbe riflettere -su una modifica del patto di stabilità che consenta ai Comuni di rientrare dal debito, magari investire parte dell'avanzo, con una somma progressiva e inversamente proporzionale all'indebitamento dell'ente stesso".  Un proposito, questo, che corrisponde "all'etica della responsabilità, al federalismo solidale" E in tal senso non manca la stoccata contro la Lega: "Non quel federalismo straccione che fa gravare sull'Italia 4 miliardi e mezzo per le multe sulle quote latte" aggiunge il Prof. In ogni caso, Monti confermare l’intenzione di lavorare per una riduzione dal 2013 dell’Imu, unita ad un piano per la "riduzione del cuneo fiscale contributivo "in particolare per i rapporti di lavoro delle persone che hanno fino a 29 anni".

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