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Mimmo Lucano dopo decisione Cassazione: “Matteo Salvini ha avuto paura del processo, io no”

Il Sindaco di Riace Mimmo Lucano dopo la pronuncia della Cassazione torna ad attaccare il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Io sono debole ma non ho avuto paura del processo, lui è potente e invece è scappato”. Poi affonda: “I valori del cristianesimo sono antitetici a quelli dell’attuale ministro dell’interno e a quello che politicamente rappresenta. Un cristiano non può votare per lui”.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, ieri la Corte di Cassazione si è espressa in merito alla misura cautelare del divieto di dimora a Riace disposta dal Tribunale delle libertà di Reggio Calabria nei confronti del sindaco Mimmo Lucano, che domani conoscerà anche la decisione del Tribunale sulla richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti formulata in seguito all’inchiesta della procura di Locri. Per i giudici, infatti, “non emergono con la necessaria chiarezza di analisi gli atti o i comportamenti che l'indagato avrebbe materialmente posto in essere per realizzare in concreto una serie di condotte che, allo stato, paiono solo assertivamente ipotizzate” e, nonostante, permanga la “gravità del panorama indiziario”, si constata che Lucano avrebbe agito mosso solo da scopi umanitari.

Una deliberazione che Mimmo Lucano ha commentato ai microfoni di Circo Massimo, la trasmissione di Radio Capital condotta da Massimo Gianni e Jean Paul Bellotto, cogliendo l’occasione anche per attaccare il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che era stato durissimo nei suoi confronti non appena aveva appreso dell’inchiesta di Locri. “Il Viminale si è costituito parte civile contro di noi”, spiega Lucano, sottolineando una differenza essenziale: “Io mi difendo nel processo, non dal processo […] Io sono ultimo, una persona debole che non ha nessuno, mentre lui che è così forte ha avuto paura di farsi processare. Con i 5 Stelle rappresenta il potere e si permette queste scelte”. Nel suo caso, ribadisce: “Non è stato celebrato nessun matrimonio, era un tentativo per aiutare gli ultimi del mondo, per essere attenti alla loro vita e ai loro problemi. Il mio era solo un intento umanitario e rifarei tutto quello che ho fatto”.

Poi l’affondo: “I valori del cristianesimo sono antitetici a quelli che rappresenta l’attuale ministro dell’Interno. Un cristiano non può votare per Salvini”.

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