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Vittorio Feltri condannato per molestia discriminatoria per le frasi a La Zanzara: “Sparerei in bocca ai musulmani”

Vittorio Feltri è stato condannato per “molestia discriminatoria” per le frasi pronunciate il 28 novembre 2024 a La Zanzara. Il Consigliere regionale lombardo di Fratelli d’Italia aveva detto: “Sparerei in bocca ai musulmani”.
A cura di Enrico Spaccini
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Vittorio Feltri (foto da GettyImages)
Vittorio Feltri (foto da GettyImages)

Il Tribunale di Torino ha condannato Vittorio Feltri per "molestia discriminatoria" per le frasi pronunciate durante la puntata della trasmissione radiofonica La Zanzara andata in onda il 28 novembre 2024. Parlando delle proteste che si erano scatenate nel quartiere Corvetto di Milano in seguito alla morte di Ramy Elgaml (avvenuta quattro giorni prima), il direttore editoriale de Il Giornale e consigliere regionale della Lombardia per Fratelli d'Italia aveva detto: "Non amo i musulmani, gli sparerei in bocca" poi ancora "li considero razze inferiori". Il giudice Ludovico Sburlati della Prima Sezione civile ha disposto un risarcimento pari a 20mila euro in favore dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi) che ha intentato la causa.

"Non mi piacciono le periferie. Sono caotiche, brutte e soprattutto piene di extracomunitari che non sopporto", aveva dichiarato Feltri durante una puntata de La Zanzara: "Già non amo i musulmani, ma io gli sparerei in bocca". Il consigliere regionale per FdI aveva poi concluso: "Io non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori. Razze, ma che me ne frega a me, ma io sostengo quello che voglio”.

Assistito dalle avvocate Valentina Ramella e Carlotta Nannini, Feltri aveva provato a giustificare queste parole dicendo di essersi adeguato allo "stile provocatorio, satirico e privo di filtri” del format radiofonico di Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Secondo il giudice Sburlati del Tribunale di Torino, però, il carattere satirico non può legittimare affermazioni che integrano la molestia discriminatoria.

L'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), sostenuta da Arci, Lunaria, Cambio Passo e La Casa Nel Mondo onlus con i legali Carmela Maria Cordaro, Olivia Polimanti e Alberto Guariso, ha presentato ricorso contro le parole di Feltri. Assistita dagli avvocati Anna Brambilla, Marta Lavanna e Alberto Guariso. l'associazione ha ritenuto che quelle espressioni violassero la dignità delle persone. Tesi accolta dal Tribunale, che ha condannato Feltri a sarcire Asgi, quale principale ricorrente, con 20mila euro e a rifondere le spese legali per quasi 3.400 euro.

Per la stessa vicenda, Feltri lo scorso giugno era stato sospeso dal Consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti per quattro mesi e Radio24, in qualità di produttore della trasmissione, sanzionata da parte di Agcom per 150mila euro.

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