Violentata fuori da un locale a Milano: per il 22enne indagato è stato “consensuale”, ma c’era del sangue nell’auto

Per la 24enne che ha denunciato si tratta di violenza sessuale. Per il 22enne, studente universitario fuorisede, di un rapporto consenziente. Partendo da queste due versioni differenti, i carabinieri del nucleo investigativo guidati dal colonnello Antonio Coppola, e coordinati dal pm di turno Rosario Ferracane e dall’aggiunto Letizia Mannella, stanno indagando i fatti avvenuti la notte tra sabato 29 novembre e domenica 30 novembre nei pressi di un locale in via Molino delle Armi a Milano. Le indagini si stanno focalizzando su una macchia di sangue trovata sull'auto.
La vicenda
I fatti si sono verificati nei pressi di una nota discoteca di Milano, in via Molino delle Armi quando, intorno alle 3:00 di notte, due giovani sono usciti dal locale diretti al parcheggio poco distante, in via Crocefisso angolo via della Colma. Lì la serata si sarebbe conclusa con una violenza sessuale.
Secondo il racconto della 24enne, non appena concluso il rapporto "non consensuale" la ragazza avrebbe chiesto aiuto chiamando il 112 per chiedere l'intervento delle forze dell'ordine. È allora che sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano ai quali la 24enne ha raccontato di essere stata vittima di violenza. I carabinieri hanno quindi individuato il presunto stupratore, un 22enne fuorisede incensurato che era già stato fermato dagli addetti alla sicurezza del locale. Il giovane, che ha negato l'accaduto parlando di un rapporto consensuale, è stato denunciato in stato di libertà.
Sul luogo sono poi intervenuti anche i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche per eseguire i rilievi necessari alla ricostruzione dell'accaduto. Stando a quanto riferito, i militari avrebbero trovato una macchia di sangue nell'auto che dovrà ora essere analizzata per fare chiarezza rispetto alle due versioni divergenti. Nel frattempo, la 24enne è stata trasportata alla Clinica Mangiagalli per alcuni accertamenti dove è stata accolta al centro antiviolenza della clinica.