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Vimercate, sassi su un’auto dei carabinieri ferma per un incidente: illesi i militari

Brutto episodio alcune notti fa a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza. Ignoti hanno lanciato dei sassi contro un’auto dei carabinieri che era ferma nei pressi di un incidente stradale. Le pietre hanno danneggiato il parabrezza della pattuglia, ma non hanno causato fortunatamente feriti. I responsabili del gesto non sono stati individuati.
A cura di Francesco Loiacono
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Il parabrezza dell'auto dei carabinieri danneggiato dai sassi
Il parabrezza dell'auto dei carabinieri danneggiato dai sassi

Erano fermi per i rilievi a seguito di un incidente stradale a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, quando la loro pattuglia è stata fatta oggetto di un lancio di sassi, che hanno colpito e danneggiato il parabrezza. Fortunatamente, i carabinieri protagonisti della disavventura non sono rimasti feriti: adesso sono però in corso le indagini volte a individuare i responsabili (o il responsabile) di un gesto che poteva avere anche gravi conseguenze.

Tutto è accaduto nella notte tra sabato e domenica in via Adda, vicino a un complesso di case popolari. I carabinieri erano intervenuti a seguito di un incidente che aveva visto coinvolto un ragazzo di 28 anni, residente a Bellusco, che si era schiantato da solo con la propria auto anche perché ubriaco al volante. Dopo l'urto il ragazzo si era allontanato a piedi: era stato inseguito dai militari e, dopo il rifiuto di sottoporsi all'alcoltest, denunciato per guida in stato di ebbrezza.

I sassi hanno danneggiato il parabrezza: nessun ferito

Mentre i carabinieri stavano effettuando gli accertamenti e aspettando il carro attrezzi, da dietro l'alta siepe che delimita il complesso di case popolari in via Adda sono "volati" sulla pattuglia dell'Arma due sassi, del diametro di circa 4 centimetri di diametro. Le pietre sono atterrate sul parabrezza, danneggiandolo ma fortunatamente non mandandolo in frantumi. A lanciare i sassi potrebbe essere stato un residente nelle case popolari: probabilmente si è trattato di un gesto gratuito contro le forze dell'ordine, in quanto non risultano recentemente interventi dei carabinieri negli edifici in questione che possano giustificare una "ritorsione". I carabinieri si sono subito recati nel palazzo per cercare di identificare il responsabile, ma non hanno trovato nessuno, anche vista l'ora tarda. Le indagini comunque proseguono: violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di mezzi militari sono le accuse di cui il responsabile potrebbe rispondere se venisse individuato.

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