Versa la droga dello stupro nel bicchiere di una 17enne a una festa: condannato a due anni

Due anni e tre mesi di reclusione, con 7mila euro di multa, per un ragazzo di 26 anni. L'accusa? Aver versato alcune gocce di Gbl gamma-butirrolattone, noto come droga dello stupro, nel cocktail di una 17enne durante una festa privata a Induno Olona (Varese): la ragazza, per questo, finì in coma.
Il party privato nella villa di campagna
Un party in villa, esclusivo. Una serata speciale. Quella sera, ha raccontato il 26enne della Valtellina al giudice, si era recato a Induno da semplice invitato e non da spacciatore, portando con sé alcuni quantitativi di Gbl. L'aveva così versata nei bicchieri di chi lo richiedeva, a patto che non fosse troppo alterato dall'alcol.
La ragazza minorenne alla festa
La 17enne? Non si accorse della sua minore età: per lui quella era una festa di ventenni, e non potevano esserci minorenni tra gli invitati. E, a proposito, ha giurato di non averla versata di nascosto.
In ogni caso, la dose fu sufficiente a mandarla in coma.
Le dosi di droga trovate in casa
Quando i poliziotti poi perquisirono la casa del ventisettenne della provincia di Sondrio, quasi tre anni fa, trovarono nella sua camera da letto uno scatolone con dieci flaconi da un litro l’uno della sostanza proibita, oltre al materiale utilizzato per la somministrazione.
Il processo a Varese
Per questo il ragazzo è finito sotto processo a Varese, accusato di "stato di incapacità procurato mediante violenza", che punisce "chiunque, mediante suggestione ipnotica o in veglia, o mediante somministrazione di sostanze alcooliche o stupefacenti, pone una persona, senza il consenso di lei, in stato d’incapacità d’intendere o di volere". Nonché del reato di cessione di sostanze stupefacenti a una minore.