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Valtrompia, addio a nonna Emma, morta a 109 anni: tra le sue passioni i dolci, la birra e il calcio

Ha vissuto fino a 109 anni con la passione dei dolci, della birra e delle partite di calcio. La Valtrompia saluta nonna Emma Napolitano, una delle donne più anziane della provincia di Brescia, morta mercoledì 7 ottobre. Era nata a Genova il 14 agosto del 1911 e qui per trent’anni è stata la titolare di una famosa ferramenta del quartiere Molassana. A novant’anni ha raggiunto la figlia e le nipoti e si è trasferita in provincia di Brescia.
A cura di Giorgia Venturini
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Nonna Emma Napolitano morta mercoledì a 109 anni
Nonna Emma Napolitano morta mercoledì a 109 anni

Più generazioni hanno potuto conoscere Emma Napolitano. C'è chi la ricorderà per la sua eleganza e chi per la prontezza di spirito, ma la signora della provincia di Brescia passerà alla storia per aver vissuto 109 anni, compiuti lo scorso 14 agosto. Emma Napolitano è morta mercoledì 7 ottobre a Gussago nella clinica Richiedei dove è stata allestita la camera ardente: era una delle donne più vecchie della provincia di Brescia. Come si legge in una post su Facebook, "nel giorno del suo 107esimo compleanno la signora Napolitano aveva raccontato che tra le sue passioni c'erano i dolci e la birra, di cui ne andava ghiotta, oltre al calcio tanto che seguiva ancora le partite alla tv".

Era stata titolare di una ferramenta per trent'anni a Genova

Gran parte della sua vita, fino a quasi novant'anni, la signora Napolitano l'ha vissuta nella sua Genova, città in cui è nata il 14 agosto del 1911. Qui, come riporta il "Giornale di Brescia", ha lavorato insieme alle sue sorelle nella sartoria "Ventura", una delle più famose della città. Per poi lasciare il mondo dei tessuti e diventare la titolare di un negozio di ferramenta nel quartiere Molassana che ha portato avanti per trent'anni. Una scelta obbligata per la signora Napolitano che durante la Seconda guerra mondiale si è trovata a crescere da sola una bambina. Lascia la sua Genova solo nel 2000 quando si avvicina alla figlia e alle nipoti e va a vivere a Villa Carcina in Valtrompia. E anche nella nuova provincia tutti la ricorderanno per la sua rara generosità e la sua grande ironia, nonostante i tanti ostacoli che ha dovuto superare.

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