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Una vittima della mantide della Brianza: “Mi ha drogato e ho rischiato di morire”

Parla una vittima, l’ennesima, della mantide della Brianza Tiziana Morandi, arrestata con l’accusa di aver drogato una decina di persone per derubarle.
A cura di Filippo M. Capra
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Parla al Corriere della sera una delle vittime di Tiziana Morandi, la mantide della Brianza, accusata di aver drogato diverse persone per poterle derubare. L'uomo, un 47enne, spiega di ricordare che la donna insistette per fargli bere la bevanda contenente il sedativo: "Poi mi sono addormentato al volante in tangenziale, sono andato a sbattere sul guard rail. Avrei potuto ammazzare qualcuno".

Una vittima della mantide della Brianza: Ecco come sono stato drogato

Attualmente la Morandi si trova al San Vittore dopo l'arresto avvenuto lo scorso luglio a seguito di sei denunce depositate da altrettanti uomini di diverse età. Ora, a questi, se ne aggiungono altri tre. Uno di loro dice di aver conosciuto la Morandi su Facebook. La donna gli avrebbe raccontato "di essere un medico, un chirurgo pediatrico. In quel periodo soffrivo per una tendinite, e si è offerta subito di farmi un massaggio, dicendomi che mi avrebbe chiesto 50 euro da devolvere in beneficenza per le cure di una bambina malata". Già al primo appuntamento, la donna avrebbe insistito per fargli bere una bevanda, incontrando il rifiuto dell'uomo.

Poi, al secondo incontro, la vittima ricorda di aver assaggiato un sorso di Coca Cola che presentava un "sapore strano". L'uomo, noncurante del sedativo, ha pensato che "potesse essere stata aperta da molto, ma comunque in quel caso non è successo nulla". Infine, durante il terzo appuntamento, il 47enne ha nuovamente mangiato e bevuto dalla Morandi e all'uscita di casa della donna ha avuto un colpo di sonno in tangenziale: "Da lì in poi non ricordo più nulla: ho il flash di un’automobile che mi sorpassa, con una persona all’interno che mi faceva dei gesti". In ospedale però non hanno trovato traccia di sedativi.

Contattata, la donna si è sentita offesa alla richiesta di cosa avesse messo nelle bevande da parte dell'uomo, dicendo di "non mettere in pericolo vite". "Per questo ho vissuto mesi di angoscia – ricorda ancora l'uomo -. Nemmeno il mio dottore sapeva cosa stesse succedendo". Poi, l'arresto della mantide della Brianza e la scoperta di quanto viene accusata: "Ripenso a quando ci siamo conosciuti in chat, quando le ho chiesto che cosa facesse nella vita. Lei, per fare la simpatica, mi aveva risposto “faccio caz…e”. Probabilmente è stata l’unica cosa vera che ha detto su di sé".

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