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Umberto e Greta, travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda

Umberto e Greta uccisi dal motoscafo, le scuse del turista tedesco ai genitori: “Sono arrivate tardi”

I genitori delle due vittime dell’incidente sul lago di Garda dello scorso 19 giugno si sono incontrati, in occasione della prima udienza del processo, con l’imputato Patrick Kassen, alla guida del motoscafo che ha trovato i due ragazzi. Come riporta l’avvocato della famiglia di Umberto a Fanpage.it: “Kassen si è scusato per la prima volta. Queste scuse però dovevano arrivare prima”.
A cura di Giorgia Venturini
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Nell'aula del Tribunale di Brescia, dove si è svolta questa mattina la prima udienza del processo sull'incidente del lago di Garda in cui persero la vita il 37enne Umberto Garzarella e la 25enne Greta Nedrotti, si sono incontrati per la prima volta l'imputato Patrick Kassen, alla guida del motoscafo, e i genitori delle vittime. Quello che si sono detti lo riporta l'agenzia stampa Ansa: "Chiedo scusa, accetto la critica. Volevamo già dal primo giorno venire a dire qualcosa a voi familiari e scrivere una lettera ma ci è stato detto che il momento non era giusto. Certo che ho un'anima. Non dormo da mesi. Eravamo tanto insicuri in quella situazione", ha detto Kassen.

Per la famiglia di Umberto le scuse sono arrivate tardi

A Fanpage.it l'avvocato difensore Guido Sola ha precisato che Kassen "è costernato. Nello stesso tempo sa che si è trattato di un tragico incidente. Continueremo a difenderci per tutto il processo". A raccontare l'incontro a Fanpage.it è stato l'avvocato della famiglia Garzarella Raimondo Daldosso che ha precisato: "Le scuse sono arrivate tardi. Era la prima volta che chiede scusa alla famiglia. Prima c'è stata solo una lettera". Il legale riferisce anche che il padre di Umberto ha tenuto a ribadire all'imputato che il dolore della scomparsa del figlio "lo porterò dietro per sempre".

Raggiunto l'accordo sul risarcimento

In aula erano presenti anche le amiche di Greta, mentre i suoi genitori si sono presentati con un mazzo di fiori bianchi. Assente invece in tribunale il secondo imputato, Christian Teismann, che ha deciso di restare a Monaco. Intanto per le famiglie delle vittime è stato raggiunto un accordo in risarcimento: si aggira attorno ai 2 milioni e mezzo di euro per la famiglia di Greta mentre per quella di Umberto a un milione e 300mila euro. La famiglia Nedrotti ha così deciso di non essere più parte civile, cosa che continuano ad essere invece madre e madre del 37enne. Ora la seconda udienza del processo è stata fissata al 16 dicembre, quando verranno sentiti i primi testimoni.

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