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Greta e Umberto morti nel lago di Garda, i due turisti tedeschi condannati erano ubriachi

Sono arrivate le motivazioni della sentenza di condanna per i due turisti tedeschi che avevano travolto e ucciso con il loro motoscafo Umberto e Greta: il giudice precisa che i due “erano in condizioni alcolica precaria”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Erano in condizioni alcolica precaria". Arrivano oggi le motivazioni alla sentenza di primo grado per Christian Teismann e Patrick Kassen, i due cittadini tedeschi accusati di aver travolto e ucciso con il loro motoscafo sul lago di Garda Greta Nedrotti e Umberto Garzarella lo scorso 19 giugno senza fermarsi a prestare soccorso. I due tedeschi sono stati ritenuti colpevoli di omicidio colposo e naufragio, ma non l'omissione di soccorso: Teismann, il proprietario del motoscafo che ha travolto la giovane coppia, è stato condannato a due anni e sei mesi, mentre Kassen, cioè chi era alla guida quella sera, dovrà scontare una condanna a quattro anni e sei mesi. Durante il processo il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi per Kassen e 4 anni e 2 mesi per Teismann.

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I condannati non hanno seguito gli obblighi della navigazione

Il giudice nelle motivazioni spiega che è stata decisa la condanna perché i due turisti tedeschi non avevano osservato gli obblighi durante la navigazione e erano a bordo in condizioni alcolica precaria. Ma non si sono accorti di aver travolto la barca di Greta e Umberto. Non c'è dubbio per il giudice che il "motoscafo Riva Aquarama di proprietà di Teismann abbia travolto il gozzo delle persone offese, che a bordo del motoscafo al momento dell'incidente vi fossero entrambi gli imputati. È inoltre anche la circostanza che al momento dell'impatto il Riva fosse pilotato da Kassen e che tanto lui quanto l’amico Teismann, negli istanti della collisione con il lancione, fossero in stato di ubriachezza o quantomeno di ebbrezza alcolica", come riportano le motivazioni riprese anche dal Giornale di Brescia. Tra gli elementi chiave delle indagini e processo c'è il video al centro nautico che ha provato "l’evidente scoordinamento motorio e il precario equilibrio" di Kassen, caduto in acqua a peso morto e con la barca ferma una volta attraccato in porto. Nel video si vede il tedesco salire sulla banchina barcollante. E ancora: nel video dell'incidente si vede che l'imbarcazione dei due ragazzi era dotata di una luce bianca visibile.

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Il motoscafo andava ad alta velocità

Il giudice ha riconosciuto anche Kassen, in stato di ebbrezza ed affaticato dalla giornata, "ha navigato ad una velocità pari al quadruplo di quella consentita dalla legge regionale, limite di velocità che peraltro neppure conosceva, ed inoltre, senza svolgere adeguato servizio di vedetta, ha impattato sul gozzo delle persone offese. Mentre Teismann consapevole dello stato di ebrezza e di stanchezza dei coimputato, anch'egli ignorando i limiti di velocità lacustri, ha affidato la conduzione del Riva all'amico e poi si è addormentato. Senza vigilare sulla situazione". In giudice infine non ha riconosciuto il reato di omissione di soccorso: Kassen e Teismann non si sono resi conto di avere investito un’imbarcazione con a bordo dei passeggeri. Non potevano quindi intervenire a soccorrere i ragazzi.

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