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Ultraleggero precipita nel Bresciano, morta una coppia: aperta un’inchiesta per omicidio colposo

È stato aperto un fascicolo per omicidio colposo per l’ultraleggero precipitato ieri, martedì 22 luglio 2025, sulla Corda Molle nel tratto di raccordo autostradale A21 nel territorio di Azzano (Brescia). Nell’incidente sono morti: Sergio Rovaglia e la compagna Anna Maria De Stefano.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per l'ultraleggero precipitato ieri, martedì 22 luglio 2025, poco dopo le 12 sulla Corde Molle nel tratto di raccordo autostradale A21 nel territorio di Azzano, comune che si trova in provincia di Brescia. A causa dell'incidente, che ha provocato l'esplosione dell'ultraleggero, sono morte le uniche due persone che erano a bordo: l'avvocato milanese 75enne Sergio Rovaglia, proprietario del velivolo di ultima generazione, e la compagna Anna Maria De Stefano.

Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, l'ultraleggero sarebbe decollato dalla pista dell'Aeroclub "Piacenza" di Gragnano Trebbiense. Non è chiaro però dove fosse diretto. Durante il volo, il pilota avrebbe provato a riprendere velocità. Ci sarebbe poi stata una virata stretta e si sarebbe torto in una vite strettissima. Si sarebbe poi azionato il paracadute, ma non è chiaro se sia stato il pilota a farlo o se si sia aperto automaticamente. In ogni caso, l'apparecchio, che ormai era in stallo, sarebbe caduto violentemente a terra e sarebbe esploso in una palla di fuoco a causa della distruzione del serbatoio.

Nel toccare terra, avrebbe colpito un'auto e un furgone. Fortunatamente i due conducenti sono rimasti feriti in modo lieve. Uno dei due, un 49enne, avrebbe infatti anche rifiutato di essere trasferito in ospedale. Il conducente della Mazda bianca, un 56enne, sarebbe poi stato trasferito in codice verde al Poliambulanza.

"Il racconto di chi mi ha chiamato è stato dettagliato: hanno sentito l’aereo picchiare verso il basso, l’urlare del motore, quindi lo scoppio dell’espulsore del paracadute. Poi il botto a terra del velivolo e le fiamme che si sono levate alte nel fumo denso che per un po’ ha contraddistinto il luogo della tragedia", ha raccontato il sindaco Matteo Ferrari al quotidiano Il Giornale di Brescia. Gli investigatori cercheranno di capire cosa possa aver provocato l'incidente, anche se sarà molto difficile avere una risposta considerato che su questo genere di ultraleggero non ci sarebbe obbligo di scatola nera o di comunicare il piano di volo.

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