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Ultima generazione: “Non abbiamo ferito noi gli agenti di Polizia al Teatro alla Scala”

Gli attivisti ambientalisti ammettono che c’è stata una scivolata del tutto involontaria che ha coinvolto un poliziotto, mentre non riconoscono il secondo infortunio.
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Ultima generazione, il collettivo di attivisti ambientalisti che nel giorno della Prima ha imbrattato il Teatro alla Scala con vernice lavabile, smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento nel ferimento di due agenti della Polizia di Stato riferito dalla Questura di Milano.

E lo fa tramite le parole di una delle ragazze che ha partecipato alla protesta, che loro stessi definiscono "disciplinatamente nonviolenta durante tutto lo svolgersi dell’azione".

La smentita di Ultima generazione

Tramite un comunicato stampa, Martina, una delle attiviste di Ultima generazione che ha preso parte alla protesta davanti al Teatro alla Scala di Milano, racconta la sua versione dei fatti sul ferimento di due agenti di Polizia.

"Nel momento in cui abbiamo estratto i secchi di vernice dai nostri zaini e abbiamo iniziato a versarli sulle colonne esterne della struttura e sui portoni di ingresso, – racconta – sono intervenuti immediatamente due agenti di Polizia".

"In quei primi minuti l’intervento dei due agenti è stato molto concitato, agitato. Nel momento in cui ho tentato di raggiungere nuovamente l’edificio per proseguire l’azione siamo scivolati entrambi per terra, l’agente dietro di me nel tentativo di bloccarmi", continua Martina.

"Il suolo – spiega – risultava scivoloso e bagnato a causa della vernice versata e in maniera imprevista sono caduto su di lui. C’è stato quindi un contatto tra me e l’agente, ma del tutto casuale".

"Pratichiamo la nonviolenza"

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L'attivista non nega quindi la scivolata ma spiega come questa non sia stata affatto volontaria, anche perché – chiarisce il comunicato – "le nostre sono azioni nonviolente, il modus operandi è la resistenza passiva alle Forze dell’ordine nel momento del loro intervento".

"La nonviolenza non prevede scontri o resistenza attiva verso le Forze dell'ordine. Opponiamo esclusivamente resistenza passiva, smettiamo cioè di muovere qualsiasi muscolo e ci lasciamo trasportare dagli agenti. Altri atteggiamenti non sono mai stati tenuti né mai capiterà”, assicurano.

I cinque attivisti, che sono stati anche denunciati per la protesta messa in atto, non riconoscono invece un secondo caso di infortunio durante la loro azione di ieri.

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