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Travolto e schiacciato dalla sua auto, medico di base muore a Ponte Caffaro

Samiee Shahrokh, 67enne medico di base di Ponte Caffaro, frazione di Bagolino in provincia di Brescia, è morto nella mattinata di ieri schiacciato dalla sua stessa auto. La vettura si sarebbe mossa, schiacciandolo, mentre il medico ne stava controllando il motore. Alcuni passanti hanno provato a soccorrere l’uomo, che è morto poco dopo il ricovero d’urgenza in ospedale.
A cura di Francesco Loiacono
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Samiee Shahrokh (Facebook)
Samiee Shahrokh (Facebook)

Un uomo di 67 anni, Samiee Shahrokh, è morto nella mattinata di ieri, martedì 2 marzo per le conseguenze di un tragico incidente stradale. Il 67enne, che da quasi 20 anni era il medico di base di Ponte Caffaro, frazione di Bagolino in provincia di Brescia, è rimasto schiacciato per cause da accertare dalla sua stessa auto, un pesante Suv. L'incidente si è verificato attorno alle 9 in via di Mezzo, come riporta l'Azienda regionale emergenza urgenza. Il medico sarebbe stato trascinato per diversi metri dall'auto, che si sarebbe mossa da sola probabilmente perché lasciata senza freno a mano mentre l'uomo stava controllando il motore, col cofano aperto.

Alcuni passanti hanno cercato di soccorrere l'uomo

Ad accorgersi dell'incidente è stata una donna, che ha sentito le grida di aiuto del medico e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e il 118, che ha inviato un'ambulanza e un elicottero. A prestare i primi soccorsi al medico sarebbero stati alcuni passanti, che hanno cercato di sollevare la pesante vettura col cric: il 67enne è stato poi liberato dai vigili del fuoco e consegnato al personale del 118. Il medico è stato trasportato in codice rosso in elicottero agli spedali Civili di Brescia, dove purtroppo è deceduto un paio d'ore dopo il suo arrivo a causa dei traumi da schiacciamento.

Il medico, di origini iraniane, viveva da anni in Italia

Grande il cordoglio in paese non appena si è avuta notizia della tragedia. Samiee Shahrokh era nato a Teheran ma era cittadino italiano e viveva ed esercitava ormai da decenni a Ponte Caffaro, dopo la laurea in Medicina conseguita all'università La Sapienza di Roma. Era sposato con una donna italiana ed era impegnato in prima linea nella lotta al Covid: a breve avrebbe iniziato anche lui a vaccinare i suoi pazienti. "Che la terra ti sia lieve, non ho parole", è stato uno dei messaggi di cordoglio apparsi sulla sua pagina Facebook.

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