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Torna in Italia Andrea Costantino, il trader imprigionato per 15 mesi ad Abu Dhabi

È tornato in Italia l’imprenditore milanese detenuto per mesi e mesi in un carcere degli Emirati Arabi Uniti. Lo Stato italiano ha versato 270mila euro al Paese arabo per estinguere la pena alla quale Andrea Costantino era stato condannato.
A cura di Francesca Del Boca
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Il carcere di un Paese straniero senza un'accusa, la burocrazia infinita, gli anni che passano. Ma oggi l'odissea di Andrea Giuseppe Costantino, il trader milanese bloccato per quasi due anni negli Emirati Arabi Uniti, può dirsi finalmente conclusa: l'imprenditore italiano è tornato in Italia con un volo atterrato stamattina a Milano, dopo che lo Stato italiano ha versato 270mila euro al Paese arabo per estinguere la pena alla quale era stato condannato (somma che Costantino dovrà restituire nel tempo). "È un'emozione indescrivibile. È stata davvero dura".

La storia di Andrea Costantino, finito in carcere ad Abu Dhabi

L'imprenditore milanese che commerciava in gasolio con i Paesi arabi era stato arrestato nel 2021 in un hotel di Dubai, mentre si trovava in vacanza con la compagna Stefania e la figlia piccola. Trasferito nel carcere di Al Whatba senza un'accusa ben precisa, ha trascorso lì dentro più di un anno: ben 15 mesi. "Dormivo per terra, ho perso 30 chili. Chiuso in carcere tra assassini e terroristi", raccontò al tempo, invocando un intervento da parte dell'Italia. "Non ho la somma richiesta per liberarmi, ho perso tutto: l'azienda, i risparmi. Mi resta solo la famiglia, che attende il mio rientro. È un incubo". Per poi essere trasferito in una dependance dell’ambasciata italiana di Abu Dhabi, all'interno di una stanza di pochi metri quadrati. Dove è rimasto prigioniero per mesi e mesi ancora, "da invisibile", fino alla mattina di oggi. Una lunghissima e intricata vicenda, forse finalmente giunta al lieto fine. "Dovrò ripartire da zero. Ma i mesi nel carcere di Al Wathba resteranno per sempre incisi nella mia carne". 

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