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Timori per il ritorno a scuola in Lombardia, sindacati: “Pochi vaccini e molte strutture inadeguate”

Il 26 aprile la Lombardia potrebbe entrare in zona gialla. In questo caso, potrebbero tornare in presenza tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. La notizia desta molta preoccupazione. Tra questi c’è anche il sindacato Cisl di Bergamo, il quale ritiene che al momento non ci siano le condizioni per riaprire in sicurezza: “I trasporti pubblici, importante veicolo di trasmissione dei virus non sono stati opportunamente implementati, il tracciamento dei contagi nelle scuole non ha visto la luce, il 30 per cento dei docenti non è stato ancora vaccinato e i protocolli non sono stati aggiornati”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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"La decisione di aprire la scuola a partire dal 26 aprile, pur se a rischio calcolato, è priva dei requisiti fondamentali perché la scuola in presenza sia fatta in sicurezza": a dirlo è Paola Manzullo, segretaria generale di Cisl Scuola Bergamo, commentando la possibilità che il Governo consenta il rientro in presenza al 100 per cento in tutte le scuole di ogni ordine e grado in zona gialla – e probabilmente anche in arancione – e fino alla terza media e almeno al 50 per cento per le scuole superiori.

Il sindacato: Non sono state ancora soddisfatte condizioni essenziali

Nonostante ancora non ci sia un decreto che confermi questa possibilità, è stato nei giorni scorsi lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi a paventare questa ipotesi. Per il sindacato di Bergamo – e non solo – a oggi non sono ancora state soddisfatte le condizioni essenziali per garantire agli studenti e agli insegnanti un rientro sicuro: "I trasporti pubblici, importante veicolo di trasmissione dei virus non sono stati opportunamente implementati – prosegue la segretaria – il tracciamento dei contagi nelle scuole non ha visto la luce, il 30 per cento dei docenti non è stato ancora vaccinato e i protocolli non sono stati aggiornati".

Nulla però è certo. Sulla questione si aspetta un parere del Comitato tecnico scientifico, l'incontro tra il ministero e i sindacati proprio sul tema sicurezza e quello successivo con le Regioni e i Comuni. Al momento sembrerebbe che il Governo punti a ingressi scaglionati e a test a tappeto. Teoricamente il nuovo decreto arriverà entro mercoledì e subito dopo questo ci sarà la circolare destinata agli istituti scolastici. Solo allora si saprà come avverrà il rientro di oltre un milione di studenti.

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