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Tenta il suicidio provocando un incidente, manda all’ospedale una famiglia con due bambini

Una donna di 42 anni è accusata di tentato omicidio plurimo per aver provocato un incidente che ha mandato in ospedale un’intera famiglia. La donna avrebbe sterzato volontariamente contro il camper per togliersi la vita: è in coma.
A cura di Filippo M. Capra
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Si credeva che fosse un incidente come tanti altri, capitato per un errore da parte di un conducente, una conseguenza di una distrazione o di un'imperfezione del manto stradale. Invece, dopo le indagini avviate dai carabinieri e dalla polizia locale di Verdello, paese della Bergamasca, si ha un'idea più chiara e ancor più tragica di quanto avvenuto. Il sinistro che coinvolto un'auto e un furgone camperizzato è stato provocato volontariamente dalla conducente dell'auto che avrebbe tentato così di togliersi la vita.

Sterza volontariamente contro un camper e manda in ospedale un'intera famiglia

Tutto è successo pochi minuti dopo le 17.30 di domenica 19 giugno quando i veicoli si sono scontrati frontalmente. Un impatto violento, devastante, che ha portato al ferimento di sei persone. Sul posto si sono precipitati immediatamente i soccorritori del 118 inviati dall'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia che hanno trasferito la donna alla guida dell'auto in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza dove è tuttora ricoverata in coma. Soccorsi e portati in ospedale anche i membri della famiglia presente sul camper. In questi giorni, fortunatamente, moglie, marito e figlia di sette anni sono stati dimessi con una prognosi di pochi giorni. Rimane sotto osservazione il figlio di nove anni per cui si è resa necessaria un'operazione chirurgica alla mandibola.

Donna accusata di tentato omicidio plurimo

A Verdello le indagini sono scattate immediatamente. Dopo i primi rilievi, gli investigatori hanno da subito capito che ad invadere la corsia opposta fosse stata l'auto condotta dalla donna, una 42enne, poi finita in coma. Ma il colpo di scena è arrivato solo qualche ora più tardi, quando il pubblico ministero Antonio Pansa che coordina l'inchiesta ha iscritto nel registro degli indagati proprio la conducente dell'auto accusandola di tentato omicidio plurimo. Secondo la Procura, la 42enne avrebbe sterzato volontariamente in direzione del camper per togliersi la vita provocando il ferimento dell'intera famiglia.

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