Tenta di violentare una donna in auto, lei si lancia fuori in corsa: “Freddezza e incapacità di controllarsi”

Resta in carcere il 42enne di Villa di Serio (Bergamo) che la sera del primo luglio ha sequestrato per un'ora una donna in auto, puntandole una pistola alla tempia per violentarla. La vittima, approfittando di un momento di distrazione del conducente, è fortunatamente riuscita ad aprire la portiera della macchina in corsa e lanciarsi fuori, mettendosi a correre nel traffico e chiedendo disperatamente aiuto agli altri automobilisti.
L'uomo, che quella sera era uscito con la macchina della madre, è disoccupato e ha già precedenti penali. Per il gip Alessia Solombrino, che ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere a Bergamo, è "incapace di osservare le regole e di controllare gli impulsi", e avrebbe agito con "freddezza, risolutezza e disprezzo per la legge": è accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e minacce.
Sono state le telecamere di videosorveglianza a incastrare il 42enne: così i carabinieri di Dalmine sono risaliti alla scena della donna, 48 anni, che intorno alle 21 è salita sull’utilitaria e alla targa dopo essere stata adescata sulla strada provinciale 525 a Dalmine. Sotto minaccia della pistola (che dopo l’arresto lui negherà di aver avuto) e di un coltello a scatto, l'ha intrappolata in auto girando tra Dalmine, la frazione Mariano e Osio Sotto, fino a che la donna non è riuscita a divincolarsi e fuggire.
Una perquisizione nell’abitazione e nell’automobile ha in seguito confermato alcuni particolari descritti dalla vittima, compreso un adesivo visibile sul lunotto posteriore.