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Tangenti sugli appalti della metro a Milano, 4 condanne per corruzione e turbativa d’asta: 7 assoluzioni

Quattro condanne a pene che vanno da un anno e 300 euro di multa a 4 anni e 8 mesi, e 7 assoluzioni “per non aver commesso il fatto”. Ecco come si è concluso il processo per corruzione e turbativa d’asta relativo ai lavori di manutenzione e innovazione delle linee della metropolitana milanese che risalgono al 2018 e 2019.
A cura di Giulia Ghirardi
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Si è chiuso con un verdetto misto il processo di primo grado sulle presunte tangenti legate agli appalti per la manutenzione e l’ammodernamento della metropolitana milanese, risalente al biennio 2018-2019. Il Tribunale di Milano ha, infatti, emesso 4 condanne e 7 assoluzioni "per non aver commesso il fatto" a cui si aggiunge la dichiarazione di insussistenza degli illeciti amministrativi contestati a tre società, tra cui Siemens Mobility.

Il processo si è concluso poco fa con molte assoluzioni, tra cui quella del mio assistito, Moreno Mazzola, dirigente di Siemens Mobility, e insieme a lui la piena assoluzione per tutti i vertici di Siemens", ha commentato a Fanpage.it l'avvocato Paolo Di Fresco. "È una sentenza degna di apprezzamento perché ha preso atto che quello della Procura era un vero e proprio teorema che non si fondava su elementi di prova tali da poter giustificare una sentenza di condanna".

Così, al termine dell'udienza che si è svolta questo pomeriggio, venerdì 26 settembre, i giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano, hanno inflitto 4 anni e 8 mesi di reclusione nei confronti di Gerardo Ferraioli, Giovanni Rizzi e 4 anni e 2 mesi a Carmine Rossin, tutti e tre ai tempi manager di Engineering Informatica spa, ai quali sono state applicate anche le pene accessorie di rito. L'imputato con la condanna più bassa si è visto riconoscere la sospensione condizionale e la non menzione. Tutte le persone condannate dovranno risarcire il Comune, parte civile nel procedimento.

Secondo l’impostazione dell’accusa, al centro dell’inchiesta vi sarebbe stato un sistema corruttivo che orbitava intorno a Paolo Bellini, ex dirigente Atm, che aveva già patteggiato 5 anni di carcere e versato 150mila euro a titolo di risarcimento. Le gare contestate riguardavano il servizio di manutenzione “full service” degli impianti civili delle linee 1, 2, 3 e 5 della metropolitana. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

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