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Autista dà fuoco a un bus pieno di studenti

Sy condannato a 19 anni per aver dato fuoco ad un bus di scolari, soddisfatta la sindaca di Crema

“Non poteva essere altrimenti, non essendo emersi differenti elementi nella ricostruzione dei fatti e nella attribuzione delle responsabilità”. Commenta così la conferma della condanna per Ousseynou Sy della Corte d’Assise d’Appello la sindaca di Crema Stefania Bonaldi. L’uomo aveva dirottato e dato fuoco ad un bus pieno di scolari: dovrà scontare 19 anni di carcere.
A cura di Filippo M. Capra
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A seguito della conferma della condanna emessa dalla Corte d'Assise d'Appello nei confronti di Ousseynou Sy, l'uomo di 48 anni che dirottò e diede fuoco ad un bus pieno di scolari nel marzo del 2019, seppur con una riduzione della pena (da 24 a 19 anni), la sindaca di Crema Stefania Bonaldi si è espressa dicendo che la sentenza fosse "attesa".

La sindaca di Crema: Fatto gravissimo che ha scosso comunità

La prima cittadina di Crema ha dichiarato che tale condanna sia arrivata "per un fatto gravissimo e pressoché inimmaginabile, che ha profondamente scosso la nostra comunità e prima ancora ragazzi e ragazze, allora dodicenni, e le loro famiglie". Nelle parole riportate dall'Ansa, la Bonaldi ha dichiarato che "Ancorché con una riforma della condanna da 24 a 19 anni, probabilmente per un differente computo della pena assegnata per alcuni dei reati commessi, l'impianto della sentenza emessa oggi in secondo grado conferma la sostanza del pronunciamento della Corte d'Assise del luglio scorso, sia per le statuizioni penali che per quelle civili".

Bonaldi: Sy non poteva che essere condannato

La sindaca Bonaldi ha poi sottolineato che "non poteva essere altrimenti, non essendo emersi differenti elementi nella ricostruzione dei fatti e nella attribuzione delle responsabilità". Poi, in chiusura, la prima cittadina di Crema ha ribadito l'augurio "che ora per i ragazzi e le loro famiglie, ai quali la nostra Comunità si è stretta subito in un abbraccio carico di trepidazione e di partecipazione sia arrivato il momento di chiudere definitivamente il sipario su un fatto grave, che ha comunque segnato la loro esistenza in un momento già di per sé particolarmente delicato, quello della preadolescenza".

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