Svuotano i conti della società per comprarsi una casa al mare: arrestati moglie e marito
Volevano una casa al mare, con l'esattezza a Campomarino, in provincia di Campobasso, e così hanno svuotato tutti i conti della loro società. In arresto per bancarotta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte sono finiti moglie e marito. Stando alle informazioni riportate dall'agenzia Ansa, la guardia di finanza di Corsico (Milano), su ordinanza del gip Guido Salvini, alla coppia ha sequestrato quasi 3,5 milioni di euro in un'indagine coordinata dai pubblici ministeri di Milano Roberto Fontana e Luigi Luzi. Nell'indagine è coinvolta anche il liquidatore dell'azienda, la Sps Service che si occupava di servizi di vigilanza privata, con sede a Rozzano, nel Milanese.
I conti svuotati per 2,5 milioni di euro
Secondo l'inchiesta, le casse dell'impresa sarebbero state svuotate dagli indagati per oltre 2,5 milioni di euro portandola così al fallimento nel 2020. E ancora: gli indagati non avrebbero nemmeno versato imposte per circa 1 milione di euro e avrebbero distratto risorse dalla società con continui bonifici e prelievi in contanti. Con parte dei soldi ottenuti da questa operazione illegale la coppia avrebbe acquistato un appartamento nella località di mare in Molise dal valore di 45mila euro, ora sotto sequestro per autoriciclaggio. Ma c'è di più: i militari delle Fiamme Gialle hanno seguito i flussi finanziari e sono state scoperte "movimentazioni anomale, non supportate da alcuna operazione commerciale". Soprattutto – come riporta l'Ansa – tra la società fallita e un'altra impresa con sede a Milano, attiva nello stesso settore, la Royal service di cui la donna è amministratrice. Ora moglie e marito sono ai domiciliari e davanti ai giudici dovranno rispondere di bancarotta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
