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Sta meglio il bimbo investito da un suv a Milano, ma è allarme: “4 episodi simili in pochi giorni”

Buone notizie per il bimbo di 7 anni che ieri mattina era stato investito da un suv a Milano, mentre attraversava sulle strisce assieme al padre. Il piccolo sta meglio: non ha riportato fratture e già ieri si era valutata l’ipotesi di dimetterlo dall’ospedale di Niguarda. Intanto però è allarme per i sempre più frequenti episodi analoghi: “Solo il caso ha fatto sì che non abbiamo avuto 4 bambini morti in poche settimane”, hanno scritto i “Genitori antismog”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Sta meglio il bimbo di 7 anni investito da un suv nella mattinata di ieri a Milano. Il codice di intervento da parte del 118, inizialmente rosso, era in seguito passato a giallo. Nell'urto con la vettura, avvenuto mentre il bimbo attraversava la strada col padre sulle strisce pedonali in via Dolci, il piccolo aveva riportato un trauma addominale. Niente fratture, fortunatamente, e stando a quanto risulta a Fanpage.it già nella stessa giornata di ieri si stava valutando l'ipotesi di dimetterlo dall'ospedale di Niguarda, dove era stato ricoverato.

I "Genitori antismog": A Milano servono prevenzione e repressione

Se fortunatamente le condizioni del bimbo non destano preoccupazioni, non altrettanto si può dire della questione della sicurezza stradale a Milano. A farsi portavoce dei timori per i sempre più frequenti incidenti è stata l'associazione "Genitori antismog", che da tempo si batte per una mobilità più dolce e sostenibile, sia per aiutare l'ambiente sia per tutelare la salute dei cittadini: "Con questo siamo arrivati a 4 episodi simili in pochi giorni. Basta" – ha scritto l'associazione in un post su Facebook, chiedendo due cose: prevenzione e repressione. "Vanno ridotte le carreggiate, ristretti gli attraversamenti pedonali e inseriti elementi di moderazione del traffico", chiedono i "Genitori antismog", che a questa richiesta ne aggiungono un'altra: "Vigili che sanzionino i comportamenti indisciplinati e potenzialmente letali degli automobilisti". Il post dell'associazione si concludeva così: "Solo il caso ha fatto sì che non abbiamo avuto 4 bambini morti in poche settimane. Bambini che non avevano nessuna colpa se non andare e tornare da scuola attraversando sulle strisce".

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