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Sparatoria in cascina nel Lodigiano: due anni dopo scattano cinque arresti

Cinque persone sono state arrestate e una è stata destinataria di un obbligo di dimora per essere stati gli autori di una sparatoria avvenuta due anni fa in una cascina nel Lodigiano. L’accusa a vario titolo è di rissa, lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto abusivo di arma da fuoco. Nella sparatoria secondo le indagini nessuno è rimasto ferito.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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Erano stati gli autori di una sparatoria in una cascina nel Lodigiano, ora a distanza di due anni per cinque persone sono scattati gli arresti e per una l'obbligo di dimora. L'ordinanza è stata emessa questa mattina dalla Procura di Lodi ed è stata eseguita tra le province di Lodi, Pavia e Cremona nell'ambito di un'indagine condotta dai carabinieri di Lodi. Dovranno spiegare ora nel dettaglio quanto accaduto ad aprile del 2019: nella sparatoria secondo le indagini nessuno è rimasto ferito. Gli spari avevano l'unico scopo intimidatorio. Tra i destinatari di una misura cautelare anche una donna.

La sparatoria tra due bande rivali

I fatti risalgono a due anni fa, in una cascina a Sant'Angelo Lodigiano dove sei persone sono stati i responsabili di una rissa, lesioni personale aggravate, minaccia aggravata e porto abusivo di arma da fuoco. Nel dettaglio, il complesso di cascina Belfuggito a Sant’Angelo era stato occupato abusivamente ed era stato teatro di uno scontro tra due fazioni di stranieri tanto che erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio. Così sono scattate le indagini nell'aprile del 2019 subito dopo la sparatoria. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere per un 36enne romeno, per altri quattro romeni, ucraini e albanesi gli arresti domiciliari. Infine per una donna è scattata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. L'accusa a vario titolo è di rissa, lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto abusivo di arma da fuoco. Tutto questo ora dovranno chiarirlo davanti ai giudici.

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