video suggerito
video suggerito

Spara in casa con la pistola durante una lite con la fidanzata, fugge e dopo due ore si costituisce

Un ragazzo di Misano (Bergamo) avrebbe sparato in casa durante una lite con la fidanzata e poi si sarebbe allontanato per un paio d’ora. Il giovane, su suggerimento dei familiari, sarebbe tornato al suo appartamento dove ad attenderlo c’erano i carabinieri.
A cura di Enrico Spaccini
64 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

I carabinieri della Compagnia di Caravaggio e del nucleo Radiomobile di Treviglio sono intervenuti nel pomeriggio di ieri, domenica 8 giugno, in un appartamento di Misano di Gera d'Adda (in provincia di Bergamo) in seguito a una segnalazione. Alcuni residenti avevano riferito di aver sentito una coppia di giovani litigare e poi, subito dopo, l'esplosione di due colpi di pistola. A sparare, forse con una scacciacani, sarebbe stato un ragazzo che, dopo essersi allontanato in auto, era tornato in casa un paio d'ore più tardi. Il giovane avrebbe rivolto l'arma contro la fidanzata, che ne è uscita illesa. Entrambi sono stati portati in caserma per essere ascoltati dagli investigatori, che dovranno accertare la dinamica di quanto accaduto e risalire al motivo della lite.

L'episodio si sarebbe verificato intorno alle 16 dell'8 giugno in un complesso residenziale di via Locatelli a Misano. Alcuni vicini avrebbero sentito una giovane coppia, entrambi italiani, gridare e un paio di spari esplodere in rapida successione. Il ragazzo sarebbe, poi, salito sulla sua Fiat 500 XL per allontanarsi. Forse convinto da alcuni familiari, un paio d'ore più tardi è tornato verso casa trovando i carabinieri ad attenderlo. Con loro c'era già la sua fidanzata, spaventata ma illesa.

I militari hanno eseguito alcuni rilievi in casa e perquisito la vettura del giovane, ma non sono riusciti a trovare l'arma usata durante il litigio. Probabilmente si tratta di una scacciacani, ma non è stata trovata nemmeno dai vigili del fuoco, intervenuti con due squadre da Bergamo e Treviglio, che con l'ausilio di un'autoscala hanno raggiunto il tetto del palazzo. L'ipotesi degli investigatori è che il giovane se ne sia disfatto in quelle due ore di assenza.

Una volta terminati gli accertamenti, i due giovani sono stati accompagnati in caserma. Chi indaga deve ancora risalire alle cause del litigio, dopodiché sarà valutata la posizione del ragazzo, a carico del quale fino a domenica sera non erano mai stati presi provvedimenti.

64 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views