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Spaccano il naso a un ragazzo e causano un trauma cranico a un altro per rubare telefono e scarpe: arrestati 19enni

Due 19enni sono stati arrestati per aver picchiato e rapinato di telefono e scarpe due coetanei fuori da una discoteca di Gallarate, in provincia di Varese.
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Immagine di repertorio
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Due 19enni della provincia di Varese, sono stati arrestati per aver picchiato violentemente e rapinato di telefono e scarpe di marca altri due ragazzi, un minorenne e uno maggiorenne, fuori da una discoteca di Gallarate (Varese). Secondo quanto emerge da una nota della Polizia di Stato, i fatti risalirebbero a ottobre scorso ma è all'alba di ieri, giovedì 27 novembre, che è stata eseguita l’ordinanza degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio.

Una pattuglia del Commissariato di Gallarate, come riportato dagli agenti stessi, il mese scorso sarebbe intervenuta vicino a una nota discoteca, dopo aver notato lungo la strada due giovani, sotto shock, di cui uno con gravi ferite al volto.

I due ragazzi avrebbero subito raccontato agli agenti di essere stati aggrediti e rapinati da un gruppo di coetanei, tra cui i due 19enni, fuori dalla discoteca, poco prima. Per lo stato in cui si trovavano, i due sono stati trasportati immediatamente al pronto soccorso. Al minorenne sarebbe stato riscontrato un trauma cranico, mentre il maggiorenne avrebbe riportato la frattura delle ossa nasali, con prognosi di 30 giorni.

Grazie alle dichiarazioni delle vittime, gli agenti hanno ricostruito con precisione quanto accaduto. I due 19enni, ora indagati, insieme ad altri coetanei non ancora identificati, avrebbero prima colpito il minorenne, per poi accerchiare l’altro giovane, colpendolo violentemente alla testa e alla schiena, fino a farlo cadere a terra. Durante l’aggressione gli avrebbero tolto e rubato le scarpe di marca, lasciandolo a piedi nudi e senza telefono.

Uno dei due arrestati avrebbe persino costretto una delle vittime a rivelargli il codice di sblocco dello smartphone, ottenuto dopo un calcio al volto e la minaccia che se non glielo avesse consegnato avrebbe continuato a picchiarlo.

Entrambi gli indagati, già noti alle forze dell’Ordine, sono stati individuati e ritenuti responsabili di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.

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