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Sotto sequestro il ristorante di lusso del G7 sul lago di Como: “La cena di gala si è svolta in una sala abusiva”

Il ristorante Crotto dei Platani, un esclusivo locale di Brienno, sul lago di Como, ha rotto i sigilli imposti dalla Procura per ospitare la cena di gala del G7 “Como Lake 2024” in una sala sottoposta a sequestro preventivo. Il titolare del locale sarà chiamato a rispondere dell’accusa di violazione di sigilli oltre che di presunto abuso edilizio e urbanistico.
A cura di Giulia Ghirardi
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Fonte: Sito web del ristorante Crotto dei Platani
Fonte: Sito web del ristorante Crotto dei Platani

Per accogliere i rappresentanti dei Paesi del G7 – arrivati in Italia per il meeting internazionale “Como Lake 2024” dedicato all'innovazione tecnologica per iniziativa del sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Alessio Butti – ha stracciato i sigilli messi precedentemente dalla Procura. Così, il titolare del ristorante Crotto dei Platani, un esclusivo locale di Brienno, sul lago di Como, è riuscito a ospitare la cena di gala in una sala che era sottoposta a sequestro preventivo.

Perché alcune sale del ristorante erano sotto sequestro

La vicenda ha inizio all'incirca due anni fa quando, il 25 ottobre 2023, il tribunale di Como ha disposto il sequestro di alcune parti del ristorante nell'ambito di un'indagine relativa a una serie di presunti abusi edilizi e urbanistici.

In particolare, le aree sottoposte al sequestro erano il solarium (la spiaggetta adiacente al ristorante) e la sala ristorante, realizzata – senza le necessarie autorizzazioni secondo gli inquirenti – da quello che un tempo era il rimessaggio invernale delle barche e la zona realizzata alla foce di un torrente e, come tale, considerato ad alto rischio idrogeologico.

Le accuse mosse al titolare

L'accusa mossa al titolare del ristorante di lusso di Brienno, sul lago di Como, è quella di violazione di sigilli. Al G7 di ottobre, infatti, al quale presero parte un commissario dell'Ue, un ministro tedesco, uno inglese, e diversi rappresentanti di Governo, americani, giapponesi e canadesi, l'uomo avrebbe stracciato i sigilli messi dalla Procura ospitando la cena di gala in una sala che – di fatto – era abusiva, perché sotto sequestro preventivo. Sul luogo sono quindi intervenuti nuovamente i carabinieri forestali che hanno disposto alcuni nastri colorati a sottolineare l’inagibilità degli spazi. Il titolare andrà a processo a marzo dell’anno prossimo per rispondere di questa accusa oltre che di presunto abuso edilizio e urbanistico.

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