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Processo Morgan per stalking

Sospeso il processo per stalking di Morgan, Angelica Schiatti: “Ho paura, è una sconfitta per tutte le donne”

Angelica Schiatti commenta a Fanpage.it la decisione del Tribunale di Lecco di accogliere l’eccezione di legittimità (e quindi la sospensione del processo) presentata da Morgan, denunciato per stalking dalla cantautrice.
A cura di Francesca Del Boca
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"La sensazione prevalente, oggi? È quella della paura". Così Angelica Schiatti, cantautrice che nel 2020 ha denunciato per stalking e diffamazione l'ex compagno Morgan, al secolo Marco Castoldi, commenta oggi l'udienza del processo che si è tenuta al Tribunale di Lecco: qui il giudice ha infatti accolto l'eccezione di legittimità costituzionale avanzata dagli avvocati di Castoldi, Leonardo Cammarata e Rossella Gallo, e ha trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale affinché si pronunci sulla norma (l'articolo 162-ter del codice penale) che impedisce di dichiarare l'estinzione del reato per condotte riparatorie nei casi di stalking. Risultato? Processo sospeso: se ne riparla tra un bel po'.

"Sono anni che mi trovo in questa situazione. Ma la giornata di oggi non è negativa solo per me e la mia storia", parla per la prima volta Angelica con Fanpage.it. La 36enne, giusto qualche settimana fa, si era rifiutata di ritirare la querela contro il cantautore nonostante la proposta risarcitoria di 100mila euro stabilita dal giudice (su una richiesta di almeno 150mila euro) che oggi, martedì 9 dicembre, ha deciso di incassare.

Secondo la denuncia di Schiatti i fatti contestati riguarderebbero telefonate, continui messaggi, minacce e diffusione di materiale intimo avvenuto dopo la fine della loro relazione. Castoldi, inoltre, si sarebbe più volte presentato sotto casa della donna, che poi è stata costretta a trasferirsi a casa del padre, e inviato in una chat di gruppo immagini private della cantante. Infine avrebbe incaricato due uomini di pedinare la donna e il nuovo compagno Calcutta, affittando un appartamento a pochi metri di distanza dall'abitazione dell'ex. "Io ho avuto la fortuna di poter cambiare le mie abitudini, pagare una psicologa, di avere le spalle larghe. Questo è un passo indietro per tutte le donne. Essere rimessa nel congelatore per un altro anno, anno e mezzo è una sensazione orribile. E ho paura per me e per quelle che sono nella mia situazione. Morgan? Nessun pentimento da parte sua, solo timore di andare in carcere". 

L'ordinanza del giudice di Lecco, oltre alla proposta risarcitoria, aveva stabilito anche la cancellazione dei contenuti social pubblicati da Castoldi sulla vicenda. "Peccato che, il giorno seguente al pronunciamento, proprio sui social lo stesso Castoldi abbia pubblicamente inveito contro la signora Schiatti, postando un video di lamentele e di rabbia per il denaro "estorto" e dicendo chiaramente di essere stato costretto dal tribunale", è stato invece il commento dell'avvocata Maria Nirta, che assiste la cantautrice brianzola. "Tutto questo è solo un tentativo di allungare allungare ancora le sorti di questo processo, perché un giudizio dinanzi alla Corte costituzionale sospende il giudizio davanti al tribunale fino alla pronuncia della Consulta. E potrebbe costituire un precedente importante e pericoloso per tutte noi, un ritorno al passato su un reato-spia come questo fa riflettere e preoccupa: lo stalking non può essere oggetto di estinzione con condotte riparative e denaro. La Corte non andrebbe infatti a incidere sul caso Schiatti, ma su tutte le vittime".

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