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Sonico, la pista da motocross fa troppo rumore: uomo spara col fucile verso gli spettatori

Un 53enne residente a Sonico, in provincia di Brescia, ha imbracciato il suo fucile da caccia detenuto illegalmente e ha sparato due colpi contro la vicina pista da motocross, dove si trovavano spettatori e motociclisti. L’assurdo gesto, che fortunatamente non ha avuto conseguenze, per protestare contro il rumore delle moto. L’uomo è stato arrestato.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 53 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver esploso alcuni colpi di fucile verso una pista da motocross piena di spettatori e motociclisti. L'episodio è avvenuto la scorsa settimana a Sonico, in provincia di Brescia, ma è stato reso noto soltanto in mattinata. In manette è finito un incensurato residente nel paese bresciano, a quanto pare esasperato dai rumori prodotti dal crossodromo che si trova a una cinquantina di metri dalla sua abitazione. Tra il 53enne e i gestori della pista, curata da un'associazione dilettantistica, stando a quanto riporta il quotidiano "Il Giorno" già in passato c'erano stati screzi, sempre dovuti ai rumori prodotti dalle moto da cross. La scorsa settimana l'uomo ha pensato bene di farsi giustizia da solo: è uscito da casa e, da diversi metri di distanza, ha sparato due colpi con il suo fucile da caccia in direzione della pista, dove si trovavano una decina di spettatori e una ventina di motociclisti.

Nessuno è rimasto ferito

Per fortuna nessuno tra i presenti è rimasto ferito: dopo gli spari il 53enne è stato segnalato ai carabinieri che sono intervenuti nella sua abitazione. Davanti ai militari dell'Arma l'uomo ha prima negato, poi si è giustificato dicendo di aver sparato a una volpe. In casa, nascosti, i carabinieri hanno trovato il fucile e i due bossoli, che sono stati sequestrati assieme ad altre 40 cartucce in quanto detenute illegalmente. Per il 53enne è scattato l'arresto con le accuse di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, minaccia aggravata dall'uso delle armi e accensioni ed esplosioni pericolose. Il provvedimento è già stato convalidato dal giudice, che ha disposto per il 53enne l'obbligo di firma.

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