“Sirmione come Roccaraso”: la protesta dei residenti per l’assalto dei turisti sul lago di Garda

Tra i residenti c'è chi parla già di "tiktokizzazione" di Sirmione, sulla scia di quanto recentemente accaduto nella locità sciistica di Roccaraso in Abruzzo.
Sì perché l'incantevole borgo sul lago di Garda, provincia di Brescia, negli ultimissimi anni sta vivendo una vera e propria esplosione di turismo. Fino al lungo fine settimana del primo maggio, con la giornata record di venerdì 2 maggio: qui, nei primi giorni dell'anno con temperature estive il paese di Catullo è stato letteralmente preso d'assalto da un'orda di visitatori che ha fatto registrare il tutto esaurito in ristoranti e alberghi ma soprattutto bloccato per oltre due ore l'accesso al centro storico, mandando il traffico in tilt e recando non pochi disagi agli abitanti. Il tutto immortalato in decine e decine di video social.
"Ora basta, bisogna mettere delle regole", si lamentano quindi commercianti e albergatori di Sirmione, che chiedono ora con forza un intervento all’amministrazione per gestire questi flussi ormai ingovernabili. È l'ormai noto fenomeno dell'overtourism, che sta interessando sempre più località in Italia. Con il risultato che anche chi dovrebbe godere in prima persona della presenza di turisti arriva a lamentarsene. "Auspichiamo che il Comune ascolti urgentemente tutte le associazioni di categoria per individuare strategie efficaci", recita così la lettera del Consorzio Albergatori Ristoratori. "La sicurezza e la tranquillità di Sirmione devono essere garantite per tutelare il suo patrimonio storico e culturale e assicurare un'esperienza positiva ai visitatori".
Ma come è successo? "Colpa" della crescente facilità di spostamento a prezzi contenuti? Dello smisurato aumento della popolarità di alcuni luoghi grazie ai social? "Le giornate di forte afflusso si possono facilmente prevedere", ha detto intanto la presidente dell'Associazione Commercianti Luisa Baccinelli. "Le decisioni e le contromisure dell’Amministrazione invece non sono tempestive. Negli ultimi anni abbiamo chiesto con numerose volte che ci si adoperi per gestire flussi che ormai sono diventati insostenibili per il nostro piccolo borgo, reso ancora più fragile da una conformazione geografica particolare".
Numero chiuso, quindi? "Qui non c'è nessun effetto TikTok", ha assicurato la sindaca di Sirmione Luisa Lavelli. "Tutto il Garda è stato preso d’assalto. Da noi abbiamo registrato nei tre giorni festivi 40mila automobili in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma non mi piace il termine numero chiuso, l'accesso al paese resterà libero ma andrà gestito. Per questo abbiamo chiesto al Prefetto di Brescia un incontro, per affrontare insieme eventuali nuove ondate anomale".