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Si fingono carabinieri e sottraggono a una donna 100mila euro a Brescia: come funziona la truffa della falsa rapina

Due uomini a Brescia si sono finti carabinieri e hanno contattato una famiglia raccontando che la loro auto era stata utilizzata per una rapina. Arrivati a casa per un presunta perquisizione, hanno obbligato una donna a consegnare loro un bottino di quasi 100mila euro in contanti e gioielli.
A cura di Alice De Luca
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La Polizia di Stato ha arrestato due uomini pregiudicati con l'accusa di estorsione aggravata ai danni di una famiglia originaria di Brescia. Tramite un raggiro e fingendosi carabinieri, i due hanno convinto una donna a consegnare loro 8mila euro in contanti e gioielli per un valore complessivo di 90mila euro, utilizzando la tecnica della finta rapina

I fatti risalgono allo scorso 4 febbraio, quando i due uomini hanno contattato per telefono i familiari della donna sostenendo che la loro auto era stata usata per una rapina e che per questo motivo la casa di famiglia sarebbe stata sottoposta a una perquisizione. Poco dopo, uno dei due si è presentato a casa della vittima fingendo di essere un carabiniere e perito della Procura. Dopo aver convinto la donna, anche utilizzando minacce, il finto militare si è fatto consegnare la refurtiva: 8mila euro in contanti e 90mila euro in gioielli, per un valore complessivo di quasi 100mila euro.

Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di identificare i responsabili, che sono stati riconosciuti anche dalla vittima: si tratta di due uomini già conosciuti alle forze dell'ordine con alcuni precedenti. Per loro il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura. Il questore di Brescia Paolo Sartori ha emesso per entrambi un foglio di via con divieto di ritorno a Brescia per 4 anni.

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