Sharon, la bimba di 18 mesi uccisa dal compagno della madre: condannato all’ergastolo
È stato condannato in via definitiva Gabriel Robert Marincat, l'uomo accusato di aver ucciso la bimba di 18 mesi Sharon. Nelle scorse settimane, infatti, si è concluso il processo di fronte ai giudici della Corte di Cassazione di Roma. L'omicidio era avvenuto a Cabiate, in provincia di Como, l'11 gennaio 2021: Marincat era il compagno della madre. Gli Ermellini ha confermato la condanna all'ergastolo, che era già stata emessa sia in primo grado che in secondo grado.
In tutte e tre le fasi di giudizio, l'uomo era stato assistito dall'avvocato Stefano Plenzick: il legale ha sempre sostenuto la necessità di svolgere una perizia psichiatrica. Lo stesso Marincat aveva affermato di non aver capito i motivi della sua azione.
Nelle motivazioni dei giudici della Corte d'Appello era merso che l'uomo, il giorno dell'omicidio della piccola, era in casa da sola con la bambina: "l'aveva lasciata sola, senza nessuna assistenza" e "non ritenendo di allertare i soccorsi" nonostante avesse ammesso di averla ripetutamente colpita e nonostante la piccola non reagisse più.
Sharon, proprio per le violenze dell'uomo, è morta all'ospedale di Bergamo: a nulla è valso il tentativo degli operatori sanitari di trasferirla d'urgenza e con un elicottero. Quando i soccorsi arrivarono, il 28enne aveva affermato che una stufetta era caduta dall'alto sulla testa della piccola. Aveva poi detto che la bimba aveva continuato a giocare e solo in tardo pomeriggio aveva avuto un malore.
Il medico legale aveva però sostenuto che le ferite non erano compatibili con attività ludiche. È poi emerso che c'erano stati maltrattamenti durati un'ora e mezza che si sono conclusi con la morte della piccola.