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Sgombero del Leoncavallo, il sindaco Sala: “Non ero stato avvisato, nessun cenno neanche alla riunione di ieri”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto di non essere stato messo al corrente delle operazioni di sfratto cominciate questa mattina al centro sociale Leoncavallo. Dice che nessuno ne avrebbe fatto menzione nemmeno alla riunione settimanale del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è svolta ieri.
A cura di Alice De Luca
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non era stato avvisato del fatto che questa mattina sarebbe iniziato lo sfratto del Leoncavallo, lo storico centro sociale di via Watteau. Lo ha dichiarato lui stesso in una nota ufficiale, nella quale ha spiegato che l'operazione non è stata dichiarata neanche ieri, durante la riunione settimanale del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, un organo nel quale diverse istituzioni si confrontano con il prefetto su temi di pubblica sicurezza. Non potendo presenziare a causa di impegni di lavoro, Sala ha mandato in sua rappresentanza il vicecomandante della Polizia locale, il quale ha riferito che lo sgombero non è mai stato menzionato.

Oltre al sindaco, alle riunioni del Comitato partecipano anche il prefetto, il questore, il comandante dei Carabinieri e quello della Guardia di Finanza (ma al posto di ciascuno di loro possono esserci anche delegati). Non è chiaro se gli altri componenti, a differenza di Sala, fossero al corrente dello sfratto, che pure è cominciato solo poche ore dopo con la partecipazione degli agenti della Questura e dei Carabinieri.

"Per un’operazione di tale delicatezza – ha scritto Sala nella nota – al di là del Comitato, c’erano molte modalità per avvertire l’Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite. Ho ricevuto stamattina dal Prefetto la notizia". Le operazioni di sgombero sono iniziate anche scavalcando le trattative in corso tra il Comune e lo stesso centro sociale, mirate a regolarizzarne le attività: "L’intervento sul Leoncavallo era sì previsto – spiega ancora Sala – ma per il 9 settembre. In considerazione di questa timeline ufficiale, come Comune avevamo continuato, con i responsabili del Leoncavallo, un confronto che portasse alla piena legalità tutta l’iniziativa del centro".

Il sindaco, infine, ha sottolineato l'importanza culturale del Leoncavallo e si è dichiarato disponibile a un dialogo: "Il Leoncavallo rivesta un valore storico e sociale nella nostra città. A mio parere, questo centro sociale deve continuare ad emettere cultura, chiaramente in un contesto di legalità. Da anni e anni è un luogo pacifico di impegno. Confermo la volontà di mantenere aperta l’interlocuzione con i responsabili delle attività del centro sociale".

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