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Sfonda il vetro del pronto soccorso e colpisce un infermiere con una penna: arrestato un clochard

Un clochard 40enne è stato arrestato dopo aver dato in escandescenze al pronto soccorso. Dopo una visita, ha sfondato la vetrata del triage e aggredito gli infermieri.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Era arrivato al pronto soccorso di Vigevano, in provincia di Pavia, dopo essere stato fermato dalle forze dell'ordine in città. Dopo essere stato visitato dai medici, questa mattina (domenica 12 marzo) intorno alle 6:30 ha iniziato a dare in escandescenze, aggredendo gli infermieri e sfondando la vetrata del triage. Ora il paziente si trova in carcere a Pavia.

L'arrivo in pronto soccorso e le aggressioni

Protagonista è un 40enne di origini nigeriane e senza fissa dimora. Era stato fermato ieri sera intorno alle 21.30 dalle forze dell'ordine, che lo hanno portato al pronto soccorso di Vigevano. Dopo essere stato visitato dai medici era stato dimesso dopo un'ora, ma aveva deciso di rimanere sulle poltrone. Ha passato la notte in tranquillità, fino a quando intorno alle 6:30 ha iniziato a chiedere insistentemente agli operatori un passaggio in auto.

Rifiutata la richiesta, ha sradicato un tabellone di metallo dell'ingresso e lo ha usato per sfondare la vetrata del triage. Uno degli infermieri che ha provato a fermarlo è stato colpito alla schiena con una penna, cosa che gli ha procurato tre giorni di prognosi. Impugnato un paio di forbici, ha poi minacciato gli altri.

Il problema della sicurezza negli ospedali

Allertata la polizia, gli agenti sono intervenuti e lo hanno bloccato. "Non è più accettabile una situazione del genere", ha dichiarato un medico del pronto soccorso di Vigevano, "molto spesso sono in servizio soprattutto donne e, quindi, capisco le tante paure e preoccupazioni. Non si può lavorare in questa maniera".

Il 40enne ora si trova in carcere a Pavia. "Le forze dell'ordine fanno quello che possono, visto che anche loro sono costretti a convivere con forti carenze di personale. Siamo esasperati perché qui non c'è nemmeno una guardia giurata in servizio", ha concluso il medico.

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