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Sequestrato in un palazzo abbandonato e rapinato: notte di terrore per un 31enne, quattro arresti

Un ragazzo di 31 anni è stato sequestrato da quattro sconosciuti e poi rapinato e costretto a rivelare i codici della sua carta di credito. L’episodio è avvenuto a Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano, nell’ottobre dello scorso anno. Dopo mesi di indagini da parte dei carabinieri, i quattro responsabili dell’accaduto sono stati arrestati.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Sequestrato da quattro persone in uno stabile abbandonato, rapinato e costretto a rivelare sotto minaccia il codice della carta di credito. Questa la notte di terrore vissuta da un ragazzo di Pioltello, nell'hinterland di Milano, nell'ottobre dello scorso anno. Secondo la denuncia della vittima, poi verificata dai carabinieri, i fatti si erano svolti lo scorso 1 ottobre a Cassina de' Pecchi, sempre nel Milanese. Quattro persone, a lui sconosciute, lo avevano rapito e condotto in uno stabile abbandonato, dove dopo averlo minacciato lo avevano rapinato facendosi rivelare anche i codici della sua carta di credito, poi utilizzata indebitamente.

Gli arresti questi mattina dopo mesi di indagini

La vittima, un ragazzo di 31 anni, due giorni dopo i fatti si era recato alla caserma dei carabinieri di Melzo dove aveva sporto denuncia, facendo scattare le indagini che sono state condotte dalla compagnia dei carabinieri di Cassano d'Adda sotto il coordinamento della procura di Milano. A distanza di oltre cinque mesi dall'accaduto, per i quattro presunti responsabili della vicenda sono scattate le manette. A finire in arresto, in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, sono stati due cittadini italiani e due marocchini. Gli arresti sono stati eseguiti nella mattinata di oggi, martedì 23 marzo, nel Milanese e a Vigevano, in provincia di Pavia. Per i quattro arrestati le accuse a vario titolo sono pesanti: sequestro di persona, rapina e minaccia aggravata, violenza privata, lesioni personali e indebito utilizzo di carte di credito.

La notte di terrore

Questa la notte di terrore ricostruita dai carabinieri anche grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e delle utenze telefoniche in uso agli indagati. Lo scorso 1 ottobre la vittima, dopo aver incontrato in serata due degli arrestati a Cernusco sul Naviglio, era stata portata presso una fabbrica dismessa di Cassina de’ Pecchi. Qui, con la complicità degli altri due arrestati, era stata rapinata del portafoglio e degli indumenti. Il 31enne, impossibilitato a fuggire, aveva subito intimidazioni per tutta la notte: era stato picchiato e minacciato di essere lanciato dal quarto piano dell’edificio. A quel punto era stato costretto a fornire il codice della propria carta di credito, utilizzata in più riprese dagli arrestati per prelevare in totale 1800 euro. Solo alle 5 del mattino la vittima era stata liberata: si era recata al Policlinico di Milano dove era stata medicata e dimessa con una prognosi di 7 giorni per le contusioni subite. Nei giorni successivi uno degli indagati lo aveva chiamato sul cellulare, minacciandolo affinché non presentasse denuncia. Il 31enne però non si è fatto intimidire, e così a distanza di mesi i quattro sono finiti in carcere, tra San Vittore e il penitenziario di Vigevano.

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