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Sequestrati quasi 4mila farmaci illegali all’aeroporto di Malpensa: erano nascosti nelle valigie dei turisti

Quasi 4mila farmaci non conformi alle normative vigenti e senza etichettatura italiana sono stati sequestrati nell’ultimo periodo all’aeroporto di Malpensa. Secondo i finanzieri e i funzionari della dogana, rappresenterebbero un rischio per la salute pubblica.
A cura di Enrico Spaccini
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La guardia di finanza di Varese, insieme ai funzionari dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell'ultimo periodo hanno sequestrato quasi 4mila medicinali potenzialmente pericolosi che erano astati nascosti nelle valigie dei passeggeri in arrivo all'aeroporto di Malpensa o nelle apposite spedizioni in partenza da Paesi stranieri. Si tratta di medicinali che spesso non hanno l'etichettatura in lingua italiana e che non risulterebbero conformi alle normative sanitarie vigenti. Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad analisi approfondite che ne accerteranno la precisa tipologia di sostanze, intanto le indagini continuano per ricostruite la rete distributiva illegale di farmaci.

Come ha fatto sapere il Comando provinciale della guardia di finanza di Varese, i prodotti farmaceutici importati dall'estero e destinati al mercato nazionale intercettati fino a metà agosto sono stati in tutto 3.761. Secondo gli investigatori, si tratterebbero di prodotti che rappresentano un "potenziale rischio per la salute pubblica". Questi medicinali sono stati individuati durante i controlli sui flussi passeggeri e sulle spedizioni delle merci. Sono stati trovati medicinali nascosti nelle valigie dei turisti in arrivo a Malpensa, celati tra gli indumenti, ma anche inseriti in colli dichiarati come contenenti prodotti generici ad uso personale.

Il colonnello Tiziano La Grua, che guida il gruppo della finanza di Malpensa, ha fatto sapere che nei prossimi giorni presso i laboratori dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli i farmaci verranno sottoposti ad analisi che ne accerteranno la tipologia di sostanza. Per il momento, gli importatori risultano indagati e le indagini continuano per ricostruire la rete distributiva illegale e per individuare altri responsabili.

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