Sequestrano una persona e lo tengono rinchiuso per tre giorni in una cascina: due fermati

Lo hanno sequestrato e tenuto prigioniero in una cascina perché lo ritenevano responsabile di aver rubato della droga per un valore di 25mila euro: l'uomo è riuscito però a scappare ed è stato trovato dai carabinieri in stato confusionale e con dei segni di legature ai polsi e alle caviglie. Per questo motivo nel pomeriggio di oggi, martedì 10 agosto, i militari della compagnia di Pioltello hanno fermato due persone con l'accusa di sequestro di persona ed estorsione.
Richiuso per tre giorni con mani e piedi legati
Stando a una nota stampa, i due – rispettivamente di 35 e 32 anni – sono entrambi pluripregiudicati e residenti a Pantigliate, comune in provincia di Milano. La vittima è invece un ragazzo di 23 anni anche lui pluripregiudicato e con diversi precedenti per stupefacenti. Il 23enne è stato trovato dopo una segnalazione arrivata al numero unico delle emergenze 112. Una volta rintracciato e dopo aver formalizzato la denuncia, il giovane ha raccontato che i due – con i quali gestiva un'attività di spaccio nella campagne di Pantigliate – lo avevano sequestrato e rinchiuso per tre giorni in una cascina con mani e piedi legati da fascette per elettricisti.
Nella cascina trovate tracce di sangue
In quei tre giorni è stato picchiato e minacciato con un fucile: i due infatti volevano che il ragazzo restituisse loro il denaro. Il 23enne è riuscito però a scappare. A causa delle ferite riportato è stato trasportato all'ospedale Policlinico di Milano dove è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. I carabinieri sono riusciti poi a individuare la cascina e al suo interno hanno trovato un fucile calibro 22 con matricola, ma non censito, una roncola, della droga, un bilancino di precisione e del denaro proveniente dall'attività di spaccio. Inoltre sono state trovate tracce di sangue e le fascette da elettricista. I militari stanno poi svolgendo ulteriori accertamenti per identificare altri soggetti.