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Sciopero mezzi Atm 27 gennaio, chiusa tutta la M2: quando ripartono metro, bus e tram

Oggi, venerdì 27 gennaio, c’è il primo sciopero del trasporto pubblico milanese del 2023. Indetto da Cobas, durerà 24 ore e sono garantite le corse tra le 15:00 e le 18:00.
A cura di Enrico Spaccini
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Continua lo sciopero dei trasporti pubblici a Milano, il primo del 2023. Il personale dell'Azienda trasporti milanesi sta protestando "contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d'appalto dei servizi attualmente gestiti dal gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale in appalto e subappalto, contro il progetto Milano Next".

Dalle 8.40 e fino alle 15 di oggi è rimasta chiusa la tratta M2 Gobba-Cologno, Gobba-Gessate e Famagosta-Assago. Queste sono state poi riaperte alle 15. Dalle 18 in poi la linea M2 è stata chiusa nuovamente: i passeggeri quindi devono considerare possibili disagi e problemi per raggiungere le tratte desiderate.

Chiusa la linea M2: quando ripartirà il servizio

Dalle 18 in poi tutta la linea M2 (la linea verde) è stata nuovamente chiusa al pubblico. I passeggeri sono stati costretti a trovare mezzi alternativi per poter raggiungere le mete prefissate. Il servizio, come si legge dal profilo Twitter di Atm, sarà riaperto soltanto domani mattina. Sono invece aperte tutte le altre linee metropolitane. Bisogna anche considerare maggiori tempi di attesa alle fermate di tram, bus e filobus.

Le motivazioni dello sciopero

Oltre a protestare contro la privatizzazione e la liberalizzazione delle gare d'appalto dei servizi gestiti dal gruppo Atm, lo sciopero è stato indetto per favorire la "trasformazione di Atm in azienda speciale del comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità".

Inoltre, in riferimento ai fatti di cronaca che vedono il personale Atm sempre più bersaglio di aggressioni, Cobas chiede la "riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri", la "tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi". Infine, anche un aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, in modo da poter rimediare agli "insufficienti aumenti dei contratti nazionali".

Possibili disagi anche per le strade

L'ultimo sciopero, che era nazionale ma al quale aveva aderito anche il settore trasporti, risale al 16 dicembre dello scorso anno. In quel caso, né la metropolitana né i mezzi di superficie hanno subito particolari stravolgimenti.

Gli unici disagi creati sono stati dovuti al fatto che in molti hanno preferito prendere il proprio mezzo piuttosto che rischiare di rimanere a piedi, provocando ingorghi per le strade. Per capire se sono previsti particolari disagi, è consigliabile guardare sul sito Atm dove verranno pubblicati aggiornamenti a riguardo.

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