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“Saltiamo nel vuoto per far sorridere i bambini malati”, l’impresa dei supereroi acrobatici in ospedale

Spiderman, Ulk, Daredevil e altri beniamini mascherati hanno solcato il cielo di Milano per poi calarsi dal tetto dell’ospedale Niguarda e salutare dalla finestra i bambini malati. I super eroi acrobatici colpiscono ancora, sempre dritti al cuore.
A cura di Chiara Daffini
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Super eroi acrobatici in corsia
Super eroi acrobatici in corsia

All’ospedale Niguarda di Milano sembra un sabato pomeriggio come tanti. Uguale al venerdì, al giovedì, al mercoledì, al martedì, al lunedì e alla domenica. Dove la routine quotidiana scorre lenta come le gocce che, una alla volta, dalla flebo entrano in braccia che dovrebbero essere altrove. A tirare un pallone o a scrivere e disegnare sui banchi di scuola. Ma qualcuno batte sui vetri delle finestre: “Guarda mamma, è Ulk!”

I super eroi acrobatici si sono calati dal tetto del blocco nord del Niguarda, proprio sopra la pediatria
I super eroi acrobatici si sono calati dal tetto del blocco nord del Niguarda, proprio sopra la pediatria

“L’adrenalina non è il salto dal tetto”

Sono i super eroi acrobatici, ragazze e ragazzi da tutta Italia, che nel tempo libero saltano dai tetti degli ospedali pediatrici per rubare sorrisi. “È un’emozione fortissima – dice Fabio Andreoli, vestito da Spiderman -, ma l’adrenalina non è perché ti cali dal tetto, è perché vedi le loro facce stupite e felici”. “Un bambino mi ha scambiato per Flash – ride Amedeo Celano -, peccato che fossi vestito da Daredevil, ma sono gli inconvenienti del mestiere!”.

“Sono i bambini i veri eroi”

E così, per qualche ora, nel reparto di pediatria del Niguarda entrano eroi mascherati, stavolta non con il camice bianco, ma con le sembianze dei protagonisti che i piccoli guardano con ammirazione nei cartoni animati in tv. “Momenti come questi sono fondamentali – spiega Nicola Tovaglieri, pediatra al Niguarda -, soprattutto perché da ormai due anni e mezzo l’ambiente ospedaliero è sottoposto a svariate restrizioni anti Covid, che rendono ancora più monotona, e talvolta difficile, la degenza. Io penso che i veri eroi siano i nostri piccoli pazienti, hanno un coraggio e una forza incredibili”.

Alcuni bambini sono scesi in giardino per accogliere i super eroi all'atterraggio
Alcuni bambini sono scesi in giardino per accogliere i super eroi all'atterraggio

La storia di Gabriele

Un pomeriggio di gioia regalato dall’associazione Super eroi acrobatici in occasione del compleanno di Gabriele, nato nel 2017 senza l’udito e con una malattia rarissima, la Sifd, anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B. “Abbiamo trascorso due anni in ospedale – racconta la mamma del piccolo, Filomena Rinaldi, che insieme al marito ha dato vita all’associazione Gabry little hero -. È stata davvero dura, ma per fortuna nel 2019 Gabriele ha ricevuto il trapianto di midollo e oggi sta meglio, lui è il nostro super eroe”.

Dopo il trapianto di midollo Gabriele, sordo dalla nascita e affetto da una malattia rarissima, sta meglio.
Dopo il trapianto di midollo Gabriele, sordo dalla nascita e affetto da una malattia rarissima, sta meglio.
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