“Sala è già informato”: così Tancredi faceva pressioni sulla Commissione Paesaggio per i progetti di Boeri e Catella

Arriva come una stangata il nuovo capitolo delle inchieste sull'urbanistica che stanno travolgendo la città di Milano tra costruttori, architetti, dirigenti pubblici. E oggi, dopo le dimissioni dell'assessore all'Urbanistica Guido Bardelli (non indagato), tornano a far tremare ancora Palazzo Marino, stavolta coinvolgendo direttamente un membro della giunta del sindaco Beppe Sala, l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari.
Sì, perché secondo i pm del pool che si occupa delle indagini sul mattone (Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano) Tancredi, su richiesta del ceo del gruppo Coima Manfredi Catella e dell'archistar del Bosco Verticale Stefano Boeri, già indagato per l'appalto della Biblioteca Europea di Porta Vittoria, avrebbe fatto pressioni sull'ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni per indurre la commissione ad esprimere un parere favorevole sul progetto di Coima P39-Pirellino/Torre Botanica: il tutto per garantire gli interessi economici privati di Catella e Boeri, modificando un parere negativo precedentemente espresso riguardo all'impatto dei volumi e ad altre incongruenze progettuali.
Progetti di cui "ovviamente" anche "il sindaco Sala" sarebbe stato al corrente, avrebbe raccontato secondo i pm Tancredi a Marinoni, visto che il primo cittadino di Milano sarebbe addirittura stato "informato da Boeri". La Commissione, "a seguito di queste pressioni", espresse infine parere favorevole nella seduta del 5 ottobre 2023.
Sempre Tancredi, del resto, avrebbe fatto riconfermare dal sindaco Sala la nomina di Marinoni nella Commissione Paesaggio, il 22 dicembre 2024, mentre la Giunta comunale (su proposta di Tancredi, della direttrice Area Rigenerazione Urbana Simona Collarini e del sindaco Sala), nel gennaio 2023, avrebbe inoltre fatto conferire il “patrocinio gratuito del Comune” per uno studio su “Nodi e Porte Metropolitane Milano 2050”: un progetto, che otteneva così l'appoggio e i favori del Comune, finalizzato in realtà per i pm a "un'operazione di vasta speculazione edilizia gestita da Marinoni e Tancredi su tavoli non istituzionali".
L'assessore alla Rigenerazione Urbana di Milano, stando a quanto emerso nell'inchiesta della Procura, avrebbe in questo modo operato "attivamente" al fine di "motivare" gli uffici del Comune, "spaventati" dalle volumetrie e dalle altezze proposte in alcuni progetti, ad "esprimersi positivamente", mettendo al contempo al corrente Marinoni di ogni passaggio della sua "opera di convincimento", e organizzando appuntamenti con le società coinvolte per avvertirle e prepararle. Tra questi, ad esempio, il problema di come estrapolare le torri dal Piano Attuativo, e di come riuscire a giustificare l'adozione di accordi di PPP, per smarcare le procedure di legge sulle varianti del PGT e piani attuativi e lasciare in ombra le decisioni su quegli interventi, sottraendoli alle procedure pubbliche previsto.
E così, si legge ancora nelle carte, il patrocinio del Comune al "programma di intensiva speculazione edilizia" sulle aree corrispondenti a nove svincoli di Milano, individuati già nel PGT del 2019 ma non assoggettati a precise regole dimensionali e morfologiche (Cascina Gobba, San Donato, Baggio, Fiorenza, Famagosta, Linate, Opera, Assago, Figino) sarebbe stato utilizzato da Marinoni e dalla società J+S per attrarre gli investitori, rassicurati circa la concreta fattibilità degli interventi loro proposti e "sponsorizzati” dal Comune di Milano, predisponendo analisi di fattibilità e masterplan che utilizzavano, previo pagamento di apposite parcelle, nelle trattative economiche e per lo sviluppo dei progetti concordati con i “clienti”.
Non si è fatto intanto attendere il parere del sindaco Sala, che si è espresso in serata sul nuovo filone dell'inchiesta sull'urbanistica che ha coinvolto l'assessore Tancredi (incontrato nel tardo pomeriggio a Palazzo Marino). "Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore" , ha fatto sapere il primo cittadino in una nota. "Posso solo dire che l'amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata".