Rovazzi contro Sala sulla polemica del finto scippo per promuovere il suo singolo: “L’hanno presa troppo seriamente”

"L'anno scorso ho litigato con tutta la giunta di Milano, con il Sindaco Sala… per un'inezia. Quella polemica mi ha fatto veramente ridere, perché l'hanno presa troppo seriamente", così il cantante Fabio Rovazzi ha commentato ai microfoni di Supernova, il podcast condotto da Alessandro Cattelan, la polemica scoppiata dopo che il cantante aveva messo in scena il furto del suo cellulare a Milano, per lanciare il suo nuovo singolo.
L'episodio risale al maggio dell'anno scorso: Rovazzi avviò una live su Instagram con il suo telefono mentre si trovava seduto al tavolino di un bar, quando improvvisamente qualcuno prese il cellulare e scappò. Lo scippo fu seguito in diretta da migliaia di fan e l'accaduto accese il dibattito sui social e sui giornali in merito alla sicurezza di Milano. Qualche giorno dopo, però, Rovazzi rivelò che il furto era stato solo una finzione messa in scena per lanciare il suo nuovo singolo "Maranza".
La confessione scatenò la polemica, soprattutto da parte di alcuni esponenti della giunta comunale, tra cui l'assessore alla Casa Pierfrancesco Maran: "Che bella trovata! – commentò su X – anche noi milanesi potremmo avere un'idea divertente di marketing nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato". Anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenne nella discussione definendo quello di Rovazzi un "comportamento arrogante", per poi aggiungere: "Non vanno sottovalutate queste cose, perché vedo che c'è un degrado nel comportamento del senso civico che ovviamente è un rischio per la nostra comunità".
"La storia è andata avanti almeno tre settimane – ha ricordato Rovazzi nel podcast – è stato divertente anche se non è quello che amo fare nella vita, tendo a evitare quelle cose. Mi è dispiaciuto anche umanamente perché potevi chiamarmi, facevamo una cena". Il rapper poi ha criticato anche l'attività dell'amministrazione comunale sui social: "Come quando ci sono stati gli assembramenti sui Navigli: sono andati là con la Polizia, hanno liberato la via, hanno fatto la foto, poi sono andati via e la strada si è riempita di nuovo. Ma il content era stato fatto e andava bene".
Rovazzi ha anche ripercorso i giorni in cui ha simulato la rapina: "Succede che io vado là, mi organizzo con questo ragazzo e andiamo in diretta. Mi faccio rubare il telefono, lui me lo restituisce e vado in onda su un programma Mediaset. Nel frattempo sento la sedia che continua a vibrare: io immaginavo che con questa cosa potessi andare virale su TikTok. Prendo il telefono e la gente mi aveva scritto dappertutto, Staffelli col tapiro… una cosa devastante, faceva troppo ridere". E poi ha commentato: "So che se faccio certe cose possono avere una risonanza, però hanno aperto i Tg sul fatto che mi avessero rubato il telefono. E poi ero imbarazzatissimo perché non sapevo come dire che era tutto finto. Una cosa che mi ha fatto sentire veramente in colpa è che sono tornato a casa e ho visto che i brand mi avevano regalato tutti i telefoni".