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Risultati elezioni Comunali 2020 Mantova: netta vittoria del sindaco uscente Mattia Palazzi

Mattia Palazzi è stato riconfermato sindaco di Mantova. Il 42enne primo cittadino uscente, sostenuto dal Pd e da tutto il centrosinistra, ha ottenuto oltre il 70 per cento dei voti, staccando nettamente già al primo turno lo sfidante di centrodestra, Stefano Rossi, fermo al 22 per cento di preferenze.
A cura di Francesco Loiacono
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Mattia Palazzi sarà il sindaco di Mantova per altri cinque anni. Il primo cittadino uscente, sostenuto da cinque diverse liste tra cui quella del Pd e i renziani di Italia viva, ha nettamente distanziato il suo principale sfidante, Stefano Rossi, sostenuto dal centrodestra, in questa tornata delle elezioni amministrative 2020. Lo spoglio dei voti ha certificato un divario ancora più ampio rispetto a quello evidenziato dai primi exit poll (con Palazzi dato tra il 62-66 per cento delle preferenze). Quando mancano poche sezioni da scrutinare (5 su 46), secondo i dati ufficiali pubblicati dal ministero dell'Interno sul sito "Eligendo" Palazzi ha ottenuto oltre il 70 per cento dei voti: un vero e proprio plebiscito per il 42enne che non dovrà così passare dal ballottaggio e potrà rimanere a Palazzo municipale di via Roma per il suo secondo mandato.

Chi è Mattia Palazzi, più forte delle finte accuse

Palazzi è stato eletto per la prima volta in consiglio comunale nel 2000, a 22 anni, e vanta dunque una lunga esperienza all'interno dell'amministrazione comunale. Alle scorse elezioni del 2015 ottenne il 46,5 per cento dei voti al primo turno e il 62,5 per cento delle preferenze al ballottaggio, battendo la sfidante del centrodestra Paola Bulbarelli di Fratelli d'Italia. Il suo buon governo della città che diede i natali a Virgilio è stato premiato dalla cittadinanza (oltre 14.400 i mantovani che hanno votato per lui su poco più di 38mila aventi diritto) e ha superato, indenne, anche scandali montati ad arte e che erano costati al sindaco un'inchiesta, poi archiviata, per tentata concussione continuata. Nel 2017 Palazzi era infatti stato accusato di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un’associazione cittadina in cambio di contributi. In realtà, come emerso dalle indagini, era stata la stessa donna a manipolare i messaggi finiti al centro della vicenda: "Per me è stata durissima e le ferite ci sono, ma ho avuto la fortuna di avere vicino persone splendide, a partire dalla mia famiglia, i miei avvocati, tanti amici, chi con me sta dedicando il proprio impegno per la città e soprattutto la stragrande maggioranza dei mantovani", aveva detto Palazzi subito dopo l'archiviazione. E ieri, in effetti, la stragrande maggioranza dei mantovani gli ha dimostrato, anche col voto, la propria vicinanza.

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