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Riapre l’ospedale in Fiera a Milano, arrivati i primi quattro pazienti: sono over 60 e non vaccinati

Nella giornata di ieri è stato riaperto l’ospedale in Fiera Milano. Sono stati accolti già quattro pazienti: due sono uomini e due sono donne. Si tratta di over 60. Nessuno di loro è vaccinato.
A cura di Ilaria Quattrone
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L'ospedale Fiera Milano
L'ospedale Fiera Milano

Nella giornata di ieri, venerdì 14 gennaio, ha riaperto l'ospedale in Fiera a Milano: stando alle prime informazioni, sono arrivati quattro pazienti. Si tratta di due uomini e due donne. Uno di loro arriva dalla provincia di Milano mentre gli altri tre da altre province. Due sono over 60 mentre altri due sono over 70. Tutti quanti non hanno ricevuto il vaccino.

Da chi è gestito il modulo all'ospedale in Fiera

Il modulo che ha preso in carica i pazienti è coordinato dall'ospedale Policlinico di Milano: uno dei pazienti sarebbe stato trasferito in elicottero mentre gli altri tre in ambulanza. Il Policlinico mette infatti a disposizione non solo il personale sanitario (messo a disposizione anche dall'ospedale Niguarda), ma anche quello tecnico, amministrativo e farmaceutico. L'ospedale è stato riaperto per sopperire alla pressione del sistema sanitario lombardo: nelle ultime settimane abbiamo assistito a un incremento dei ricoveri. I primi due moduli attivati hanno quindici posti letto ciascuno.

La Lombardia ancora in zona gialla

Sempre ieri è stata confermata la zona gialla in Lombardia: è altamente probabile però che, già dalla prossima settimana, passi in zona arancione. Il passaggio da una fascia all'altra è decretato dal superamento delle soglie limite da parte di tre parametri: l'incidenza dei casi ogni centomila abitanti, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva e la percentuale dei posti letto occupati nei reparti ordinari. Pe entrare in zona arancione è necessario che l'incidenza sia superiore ai 150 casi: questa da diverse settimane, è superiore ai duemila casi. Nel caso dei reparti ordinari, la percentuale deve essere superiore al 30 per cento e secondo i dati Agenas, la percentuale è al 33 per cento. A tenere la Regione in zona gialla sono le terapie intensive: per il passaggio devono superare il limite del 20 per cento. Attualmente però sono al 17 per cento.

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